RELAZIONE CONGRESSUALE
Cari amiche – cari amici
Questo è un momento storico
per il nostro partito.
E’ il primo congresso, ci siamo arrivati dopo
una lunga fase organizzativa ,
superando non poche difficoltà dettate dalla gioventù…ma ..Stiamo crescendo!
Alleanza per l’Italia
è diventata una realtà nel panorama politico nazionale e ci stiamo dando una struttura capillare
su tutto il territorio che si concluderà con l’imminente congresso regionale .
Siamo nati da un’iniziativa del senatore Francesco Rutelli e dal gruppo dei
promotori tra cui il nostro coordinatore
regionale ..l’on.Gianni Vernetti.
L’idea si è dimostrata vincente in quando ci siamo frapposti come
elemento di moderazione tra le due coalizioni
politiche in perenne litigiosità , sempre su posizioni di estrema
contrapposizione, mentre la burocrazia, stringente
quando invadente, limita
o ostacola le iniziative di chi si deve ingegnare , per inventarsi un lavoro, per sopravvivere e tanti forse troppi hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo
e la cena.
Pensate solo al caos nel campo della contrattazione del lavoro . .. oltre 40
tipologia di contratti. Un vero
percorso ad ostacoli ed ai compromessi che si devono subire per avere un
lavoro .. un lavoro per lo più di pochi mesi
e poco remunerato.
Tra corporazioni , ordini ,
lobbi il diritto è diventato opinabile alla
condizione sociale ed il privilegio è sfacciatamente difeso anche da chi
dovrebbe garantirne l’equità.
In questo contesto Alleanza x
l’Italia si è fatta promotrice del terzo
polo trovando un’intesa con l’UDC ; bisogna dare merito al loro lideer , l’on.Casini, di aver saputo
tenere ,come un baluardo, la posizione centrista e all’on. Fini di aver tolto dal piedistallo il lideer della
maggioranza in irreversibile deriva populista.
L’aggregazione di Futuro
e libertà alle posizione moderate ha di fatto sancito
la realtà del terzo polo che a livello nazionale ha inciso sugli equilibri politici ,creando le condizioni
, che attualmente, tentano di convergere
sull’interesse nazionale ,costringendo tutti a prendere atto della realtà in cui si trova il nostro paese .
Da queste posizioni politiche è nato l’attuale
governo che sta tentando di portare un
poco d’ordine nella giungla, delle corporazioni dove il terzo polo ha assunto una posizione chiara, netta che
alla fine crediamo consentirà al nostro paese di riprendere a crescere e
consentire alla popolazione giovane la
possibilità di poter programmare il loro
futuro.
In questo contesto è
assolutamente necessario, fare crescere il terzo polo, dobbiamo fare in modo che diventi una realtà politica propositiva ed attrezzarci per elaborare nuove proposte che
siano in grado di suggerire un
modo nuovo di sviluppo ed
organizzazione sociale , che sia
alternativo all’indebitamento.
Andiamo avanti con coraggio,assieme
agli amici dell’UDC e del FLI, diamo
corso al
coordinamento unitario e diventiamo
protagonisti della politica locale.
Solo così possiamo, incidere
in modo determinante , con un programma temporale nel
progresso socio economico che si deve necessariamente conseguir , con un progetto a breve ed a
medio termine se vogliamo migliorare la qualità della vita nella nostra provincia .
Certo .. il progetto cozza .. contro le
ambizioni.. le aspirazione dei singoli ..tutte legittime … però … non bisogna dimenticare che far politica è
mettersi al servizio del bene comune che deve prevalere su qualsiasi altra
considerazione,soprattutto quelle a carattere corporative o individuale.
Nell’imminente primavera saremo
chiamati ad importanti elezioni
amministrative ,in primis Alessandria, poi Acqui Terme e Serravalle Scrivia. Sono passaggi di
enorme rilievo perché avranno
valenza sovra comunale. Alleanza per l’Italia sarà presente
Soprattutto ad Alessandria
con la partecipazione del nostro
candidato a sindaco… e
Sono certo che otterremo ,
con l’impegno della meravigliosa squadra messa in campo, un gratificante risultato
che ci permetterà di essere presenti all’interno dell’amministrazione dove
porteremo le nostre idee , le nostre competenze ed i nostro valori : etica , legalità,
rispetto delle istituzione e, soprattutto, senso del servizio verso i cittadini.
Non siamo riusciti a far convergere i diversi modi di esercitare l’azione politica in
un’unica proposta del terzo polo..
tanto è vero che sia l’API
che l’UDC si presenta con il proprio
candidato sindaco .. per noi , il
capo lista è
“ Gianni Vignuolo “ che tutti conoscete e fra
poco avrà modo di illustrarci sul
programma che intende portare avanti.
C’è comunque l’impegno, nel caso
augurabile del secondo turno, a compattarci
e trovare delle convergenze per proporre iniziative congiunte con la componente UDC.
E’ nostra ferma intenzione mettere in atto
tutte le iniziative necessarie per raggiungere l’obbiettivo di far diventare
realtà politica il terzo polo.
Il momento è difficile, direi
quasi drammatico ,ci vengono richiesti
grandi sacrifici .
Ci troviamo in una situazione
desolante di un paese nel quale la crisi
morde le famiglie , i giovani e gli
anziani mentre i poteri continuano in una logica conflittuale
Che perdura da troppo tempo e
sembra che non vi sia rimedio .. ma alcuni provvedimenti , di questo governo ,
sembrano che vogliano dare un certo ordine anche se appaiono piuttosto
timidi. ..
Perciò E’ necessario avere uno scatto di
responsabilità di orgoglio e pensare ai rimedi e non assistere sgomenti alla
bagarre della scena pubblica ,nella difesa di privilegi
corporativi,racchiudendoci in un evidente disagio morale. Siamo un popolo
paziente ma questo non ci deve impedire di essere intransigenti verso la
cattiva amministrazione.
Bisogna voltare pagina .
Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa per sostenere la ripresa del paese .
Le istituzioni devono evitare di trasmettere ideali bacati .Devono
evitare una rappresentazione fasulla dell’esistenza volta a proseguire un
successo sull’artificiosità : la scalata furba,il guadagno
facile,l’ostentazione ed il mercimonio di sé.
Chi è alla guida del paese
deve essere ed apparire irreprensibile non è ammissibile che si tollerano
comportamenti o di stili di vita non compatibili con la sobrietà, la
correttezza, la moralità e l’onestà.
Chi è chiamato a
rappresentarci non può difendere il proprio diritto acquisito e negarlo ai
milioni di pensionati. Queste persone non sono degne di rappresentarci.
E’ necessario che l’opinione
pubblica cessi di essere tifosa ed
imponga a chiunque ha un incarico politico o istituzionale la consapevolezza
dei propri doveri, della disciplina e dell’onore che esso comporta , come
prescrive anche la nostra
Costituzione.
E’ pur vero che la nostra è
una società anziana , come prima detto molto paziente,
poco avvezza a manifestazione
vigorose ma è necessario una presa do posizione, far sentire la propria voce: la voce di un popolo che vanta trascorsi di orgogliosa dignità, che ha contribuito in
tutti i campi al progresso del mondo, ha sempre saputo superare i momenti
difficili con dignità. Non possiamo accettare di non poterci scegliere chi ci
deve rappresentare !
A livello locale non si può
accettare un’amministrazione non in linea con l’etica morale; soprattutto quelle persone
che si pongono al servizio della cosa pubblica e si lasciano
condizionare da interessi
particolari trascurando quello generale.
Sotto questo punto la nota
della corte dei conti sul bilancio e le iniziative giudiziarie danno una chiara indicazione su come si deve rapportare una buona amministrazione.
Alleanza per l’Italia se sarà chiamata a dare il proprio contributo non farà
compromessi o sconti di sorta e farà dell’onestà,della correttezza e del buon
governo
Il proprio credo, la propria
ragione politica. Alleanza x
l’Italia è percepita come una proposta
politica adeguata ai tempi, seria, puntigliosa e preparata alle nuove sfide.
Oggi, purtroppo, c’è
un’avversione generalizzata verso la politica ed i politici. Però va distinto
che non tutti i politici sono uguali e
bisogna fare attenzione a generalizzare ,far di ogni erba un fascio.
Bisogna aver ben chiaro che
l’antipolitica è sempre stata foriera di
grandi danni ed il nostro Paese ha
pagato un prezzo altissimo quando ha
prevalso la deriva populista.
Soffiare sul fuoco dell’antipolitica
è sintomo di scarsità di idee , bisogna credere nel ruolo della politica averne
fiducia
per non ripetere gli errore del passato. Dobbiamo solo saper individuare
che sa proporre un futuro sostenibile con
progetti nuovi semplici e realizzabili.
Per questo è necessario che
tutti ma soprattutto i giovani prendano coscienza dell’impegno politico .E’
solo con la buona pratica e nuove idee
si possono scardinare interessi costituiti , dannosi all’interesse generale.
E’ importante conoscere
i fattori
determinanti dello sviluppo conoscendoli li possiamo governare e trarne
il massimo profitto per migliorare le condizioni di vita di tutti.
Provo ad evidenziare due aspetti dei fattori determinanti che incidono sulla qualità della vita e dell’organizzazione sociale che
se sapientemente ripensati
in relazione e al passato e al
prossimo futuro.
Può farci capire
cosa non ha funzionato e cosa si deve cambiare per superare questo
contesto di stagnazione.
Credo proprio di non
sbagliare nell’indicare il lavoro e l’economia i due fattori attorno al quale ruota tutta la nostra vita.
LAVORO - ECONOMIA
Assistiamo impotenti alla disgregazione economica con
forme di lavoro sempre più precario.
Quello che è accaduto alle
nostra industria dove moltissime
aziende, dopo la privatizzazione degli anni 90,sono state
acquistate,smembrate,rivendute e poi chiuse.
Quelle rimaste non sono in
grado di competere con chi produce in paesi lontani , dove non vi sono garanzie
sindacali, tutele sociali e personali, ed
invadono i nostri mercati legalmente ed
anche illegalmente.
Le nostre micro,piccole e medie imprese
strette nella morsa fiscale e del debito con un costo del lavoro da società avanzata , non sono in grado di
svilupparsi con l’innovazione per
produzione adeguata a fronteggiare la concorrenza.
L’economia attuale opera in modo globale … Può essere
rappresentata come un grande imbuto o un piano inclinato nel quale qualsiasi ricchezza ,prodotta, viene
,lentamente quando inesorabilmente
risucchiata : creando uno squilibrio
economico che viene mantenuto e sfruttato , al momento opportuno, per l’
approvvigionarsi di materie prime e mano d’opera a basso costo , garantendo cosi
una produzione a costi inferiori
conseguendo vantaggi incolmabili e
sempre maggiori.
Lo scopo è semplice produrre
a poco e vendere a tanto sfruttando gli
squilibri ed allargando la sfera di azione ogni volta che un mercato si
esaurisce.
Un esempio in casa
nostra :
la pretestuosa arretratezza
del sud Italia è servita in un primo periodo per avere mano d’opera per le
industrie del Nord e successivamente per de localizzare produzioni ed ottenere sostanziosi aiuti
economici dallo Stato.
Finita la festa e trovati
altri luoghi dove massimizzare il profitto, si abbandona tutto lasciando in
eredità a chi rimane solo inquinamento ,distruzione,povertà e tanta sofferenza
e malavita.
Lo strumento per creare i
necessari squilibri è il debito infinito. Riducendo programmaticamente la quantità
di denaro circolante , si ottiene una condizione di dipendenza delle economie
nazionali che si vedono costrette a soddisfare richieste sempre più Stringenti quanto onerose ( la Grecia ne è un
esempio)
Il denaro è l’attore
principale di questo squilibrio e noi le comparse.
Contrariamente a quello che
dovrebbe essere, uno strumento che agevola i commerci, è considerato una merce
il cui prezzo è il tasso d’interesse.
Una merce per valere tanto
deve scarseggiare ed è quello che accade
al denaro che viene reso artificialmente scarso per alzarne il prezzo.
Nella prima fase il ricorso
all’indebitamento e ben visto essendo uno stimolo alla crescita e al benessere,
questo però cambia nel corso del tempo : cattiva gestione,sprechi arricchimenti
illeciti, privilegi e quant’altro fino a diventare notevole,ingovernabile e
comincia a produrr guasti nel tessuto
sociale perfino distruttivo nell’ultima fase del ciclo quando la quantità del
debito risulta eccessiva. Drena risorse
sempre maggiori dall’economia reale per portarle nella speculazione fino
all’inevitabile paralisi delle attività economiche e quindi al collasso del
sistema.
La ventilata privatizzazione delle migliori aziende e delle grandi
aperture ad altri mercati sarà l’ultima fase della speculazione economica
finanziaria globalizzata per lucrare ancora di più prima dell’inevitabile crollo.
Siamo sulla dirittura di arrivo del ciclo economico
finanziario.. se vogliamo fermarci o
meglio salvarci ,dobbiamo realizzare due dei fattori del debito infinito.
1° Con uno scatto di orgoglio nazionale
togliersi dalla infelice condizione di
dipendenza dal debito, restituire ai speculatori esterni il capitale in
prestito alle scadenze sottoscritte
anziché chiedere loro altri
finanziamenti per coprire gli interessi.
Congelare il debito con i sottoscrittori interni fino al completo esaurimento di
quello esterno con un’operazione appropriata di valutazione soggettiva degli
aventi diritto in modo da
salvaguardare situazioni particolari.
2° Introdurre e favorire le condizioni del rapporto di lavoro
dipendente in modo di creare tra capitale- impresa e lavoratori
un rapporto di collaborazione nella quale i soggetti si uniscono,
su un piano paritario, per produrre un bene e servizi , utile alla collettività ,
salvaguardando l’ambiente quale bene
prezioso e irripetibile da consegnare
alle generazioni future.
Un rapporto basato
sull’unione legale delle componenti
produttive in modo da renderli tutti egualmente interessate e responsabili economicamente e moralmente
alla produzione,alla conduzione ed alla
ripartizione dei profitti ,ognuno nelle rispettive responsabilità e
competenze.
Il contesto è molto ampio e richiederebbe molto tempo per
esplicitarlo nella funzione pratica e non è questo la sede adatta ma sicuramente
fornisce gli spunti per una
accurata riflessione politica.
Termino il mio intervento
ringraziandovi per sia per la vostra
presenza, sia per l’attenzione datami ma
sopratutto per il sostegno che date
Alleanza x l’Italia e che continuerete a
darci nella campagna elettorale.
Teniamo sempre a mente questi
valori:
Doveri
Diritti
Semplificazione
Etica
Solidarietà
Se non ci riappropriamo di
questi valori non avremo speranze
Esposizione
del candidato a coordinatore
Del primo congresso provinciale di Alessandria
Francesco Giannattasio