Notizie nazionali
Giovedì 05 Aprile 2012 18:36
Giovedì 05 Aprile 2012 15:27
Leggi tutto: Amministrative, Bruno: «Non basta vincere, serve consenso molto elevato per governare»
Giovedì 05 Aprile 2012 15:18
«Alla ripresa dei lavori parlamentari, subito dopo la pausa pasquale, chiederò che sia dichiarato urgente l'esame del nostro ddl sulla trasparenza dei bilanci dei partiti che abbiamo depositato al Senato» Lo ha affermato Francesco Rutelli, alla luce della tempesta giudiziaria che ha colpito la Lega Nord e come conseguenza dell'indagine della magistratura sulla gestione amministrativa della Margherita.
Il caso-Lusi e ora le accuse rivolte da varie procure al tesoriere leghista Francesco Belsito, «sono una dura lezione che deve ammonirci e non può restare senza risposte. ApI sul tema ha presentato un testo di legge drastico e rigoroso che può mettere fine a tutto quello a cui stiamo assistendo - ha proseguito Rutelli, accogliendo di fatto l'appello ai partiti fatto dal presidente Napolitano - la nostra proposta garantisce trasparenza e certezza nella gestione contabile e amministrativa dei partiti».
Mercoledì 04 Aprile 2012 15:40
«Le misure contenute nell'articolo 10 - continua Baio - raccolgono proposte da tempo formulate. Viene previsto, infatti, un fondo ad hoc dei Monopoli di Stato per le operazioni di gioco ai fini di controllo, al quale agenti preposti possono attingere per operazioni di gioco sotto copertura atte a scovare eventuali violazioni in materia. Previsto anche l'ampliamento del novero dei reati che precludono l'accesso alle gare per il rilascio, il rinnovo e ora anche per il mantenimento delle concessioni e l'estensione della documentazione antimafia anche nei confronti del coniuge non separato dei rappresentanti legali delle società concessionarie. Inoltre viene abrogata la norma che prevede che l'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato possa disporre l'attivazione di nuovi giochi di sorte legati al consumo».
Leggi tutto: Fisco, Baio: «Bene Governo su gioco d’azzardo»
Mercoledì 04 Aprile 2012 14:56
«Il meccanismo degli incentivi alla produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici - secondo l'esponente di ApI - dovrebbe consentire ai produttori italiani di ottenere una premialità ed essere più competitivi sul mercato, ma l'extra europeo la fa da padrone».
«Una premialità - continua Bruno - che si traduce con un aumento del
10% degli incentivi per gli impianti fotovoltaici la cui realizzazione
sia riconducibile per almeno il 60 % a una produzione realizzata
all'interno dell'Ue. I criteri, però, per avere riconosciuta questa
maggiorazione danno l'ok anche ai moduli in silicio cristallino non
europei, creando di fatto una serie di distorsioni nel mercato
dell'industria fotovoltaica e finendo per favorire i produttori dei
Paesi extra europei».
«Infatti - prosegue Bruno - è noto come i criteri stabiliti dal Gestore
dei servizi energetici impongono maggiori e più stringenti restrizioni
ai produttori operanti nel territorio dell'Ue che, oltre alle norme sul
lavoro e sulla sicurezza del lavoratori, devono ottenere una serie di
certificazioni non richieste ai Paesi extra-europei».
«Una situazione, quindi - aggiunge il senatore Bruno - in netta
contraddizione con la finalità di incentivare i prodotti realizzati
all'interno dell'Unione europea connotati da elevati standard
qualitativi, di affidabilità e di sicurezza. Non è giustificabile che un
prodotto extra europeo possa indirettamente beneficiare di un
provvedimento mirato a incentivare la filiera europea. Se non si
interviene nell'immediato si rischierà inevitabilmente il declino di una
parte dell'industria italiana ed europea di settore, con la conseguente
perdita di migliaia di posti di lavoro a favore delle industrie
extra-europee e in particolare modo della Cina, che detiene già circa i
due terzi del fatturato mondiale relativo all'industria fotovoltaica».
«Nell'auspicare che il Governo provveda al più presto ad una profonda
revisione del sistema delle incentivazioni riguardanti l'energia
rinnovabile, anche in considerazione delle mutate condizioni
energetiche, tecnologiche ed economiche attuali - è scritto
nell'interrogazione ai due ministri del governo Monti - si chiede che
anche l'argomento specifico venga trattato e valutato compiutamente».
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