COMUNICATO STAMPA
API ALESSANDRIA DEL 23-07-2012
Tra le numerose gran brutte eredità
che la nuova giunta sapeva di trovare,
suo malgrado, negli armadi di Palazzo Rosso c’era la crisi dell’Amiu.
Ci auguriamo che la vicenda finisca per il meglio e siamo fortemente
solidali con i dipendenti e con le loro famiglie.
La “questione” Amiu innesca varie considerazioni che noi dell’Api
abbiamo ripetuto fino allo sfinimento durante la campagna elettorale.
Per esempio, non tutti i cittadini sono a conoscenza del fatto che il
numero delle aziende cosiddette “partecipate” e “consorziate” non è più quello
di una volta (acqua, gas, trasporti, rifiuti e teatro), ma è di anno in anno
lievitato fino a superare le 30 unità.
Una voragine che ha ingoiato nel tempo milioni di euro.
Una situazione che obiettivamente si commenta da sola.
La nuova amministrazione bene ha fatto ad eliminarne alcune di scarse
utilità. Ha dimostrato di possedere logica, tempismo e coraggio. Ma in futuro
con l’Amiu che si fa, o meglio: che si fa con le attività collaterali di
un’azienda che ai tempi d’oro funzionava egregiamente?
Che si fa con il verde pubblico che in una situazione di dissesto
generale non può essere gestito con allegri appalti che poi generano subappalti
che, a loro volta, si diramano anche in sub-subappalti?
Per essere chiari: gli alessandrini presto protesteranno giustamente per
la scarsa manutenzione del verde pubblico, ma il comune di Alessandria è
ufficialmente in dissesto, l’Amiu è con l’acqua alla gola. Insomma: non c’è più
un euro.
L’API nel suo programma elettorale aveva messo a punto una proposta per
la manutenzione del verde pubblico basata sul volontariato. L’idea era
scaturita semplicemente parlando con la gente. La premessa di partenza è
coinvolgere i cittadini ad operare in modo organizzato e continuativo
attribuendo loro compiti e
responsabilità per far fronte ad una situazione di bisogno e di emergenza. La
proposta si è poi trasformata in un progetto articolato e operativo in grado di
far fronte a tutte le necessità, sia di manutenzione del verde pubblico sia di
minima manutenzione di ridotte infrastrutture pubbliche. E’ questione di
passione, di amore per la nostra città, di politica vera.
Tutto a costo zero.
API - Alessandria
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