Cari amici, brindo alla costituzione formale del Nuovo
Polo. L’accordo tra Fini, Casini, Rutelli e Lombardo è il naturale punto di
arrivo dell’azione incominciata da API a Parma e mi auguro sia quanto più
duraturo possibile. Ieri ho ascoltato con interesse l’intervento di Rutelli ad
Annozero, un intervento che, per la prima volta, mostra agli Italiani che
l’alternativa al bipolarismo finalmente esiste. Quello che ancora non esiste
sono i programmi ma sono certo che, risolto il problema aggregativo, vi si porrà
rapidamente rimedio.
Proprio in tema di programmi, prendo spunto dalla
trasmissione di ieri per collegarmi a quanto affermato dall’On. Castelli
relativamente alla cronica mancanza di fondi che caratterizza la macchina
pubblica in questo periodo storico. Concordo con Rutelli quando afferma che i
tagli a 360 gradi non sono risolutivi e anzi risultano deprimenti sia in termini
di servizi che di economia del Paese. Poiché tuttavia appare chiaro a tutti che
occorre trovare nuove risorse e limitare gli sprechi, l’azione del Nuovo
soggetto politico dovrebbe concentrarsi più chiaramente sull’argomento,
individuando i tagli selettivi da attuare e prendendo una decisa posizione in
tale senso.
Al riguardo, come modesto contributo, vorrei evidenziare
quanto segue:
In Italia ci sono 144 Consigli provinciali con in media
50 Consiglieri ciascuno, tale Istituzione è da sempre e da tutte le forze
politiche giudicata assolutamente inutile ma viene mantenuta in piedi per
ragioni di poltrone. L’abolizione delle Province porterebbe, di soli emolumenti
ai Consiglieri, ad un risparmio secco di 350 milioni di Euro l’anno senza per
questo toccare i lavoratori dipendenti delle Province che potrebbero continuare
a svolgere il loro compito alle dipendenze del Comune Capoluogo di
Provincia.
Il nostro sistema bicamerale è formato da Camera e Senato
che si palleggiano i provvedimenti legislativi per tempi a volte indefiniti. Si
potrebbe abolire il Senato eliminando in un sol colpo 360 Senatori circa con un risparmio netto annuo per le
casse dello Stato pari a 200 milioni di Euro (per difetto).
Il compito del Senato potrebbe benissimo essere svolto
dai Presidenti di regione e dai Sindaci dei Comuni Capoluogo (già pagati dallo
Stato per il loro ruolo) e potrebbe divenire di carattere consultivo lasciando
alla Camera l’approvazione definitiva delle Leggi ed eliminando i ripetuti
passaggi dei provvedimenti da un ramo all’altro del Parlamento (maggiore
flessibilità Istituzionale)
Oggi abbiamo 21 Consigli Regionali con 60 consiglieri
ciascuno, pagati mediamente 13500 Euro netti al mese (25.000 Lordi) che si
potrebbero ridurre tranquillamente a 6000 (11.000 lordi) senza per questo
mandare in malora i Consiglieri o costringerli a mendicare un piatto di
minestra, con un risparmio netto di 210 milioni annui.
Lo stesso provvedimento potrebbe essere adottato per gli
emolumenti degli Onorevoli Deputati che potrebbero essere portati ad un livello,
comunque degno, di 8000 Euro netti mensili con un risparmio per le casse dello
Stato pari a 200 milioni di Euro.
Occorre poi considerare che gli Enti Locali, spendono
complessivamente circa 1,3 miliardi l’anno in consulenze che spesso altro non
sono che strumenti per dare denaro a parenti ed amici dei politici.
Pur non negando che il ricorso ad una consulenza da parte
di figure con particolare competenza tematica sia spesso indispensabile, mi
rifiuto di credere che nell’ambito dei dipendenti del complesso delle
Amministrazioni locali italiane non esista qualcuno che abbia la specifica
competenza ricercata. Magari questo qualcuno è dipendente di altre
amministrazioni ma nulle vieta di ricorrervi contribuendo semplicemente a pagare
il suo stipendio mensile. Ciò considerando, è facile prevedere che l’utilizzo di
competenze interne alla PA permetterebbe di risparmiare almeno 1 miliardo di
Euro l’anno senza incidere sulla qualità dei servizi.
Quanto sopra permetterebbe di realizzare un risparmio di
spesa totale di circa 2 miliardi di Euro, cifra alla quale si potrebbe
aggiungere un altro miliardo se poi ci decidessimo finalmente ad intervenire
sulle Auto Blu (intervenire, non limitarsi a parlarne come si è fatto fino ad
ora).
Si tratta di 3 miliardi di Euro, 6000 miliardi delle
vecchie lire, ottenuti senza tagliare un solo posto di lavoro dipendente e senza
limitare il funzionamento delle Istituzioni.
Sempre ricollegandomi ad AnnoZero di ieri mi chiedo:
quanti rotoli di carta igienica per le scuole si potrebbero comperare con 3
miliardi di Euro ???
Ovviamente, accanto a questi temi, trovano spazio e
materia di dibattito quelli più comunemente risaputi: l’abolizione (di fatto e
non solo sulla carta) degli Enti inutili e il controllo (vero) sistematico dei
finanziamenti Statali ed europei al sistema privato e pubblico e quant’altro
sovvenga al lettore.
Siamo tutti consapevoli che il sistema clientelare della
partitocrazia italiana ha portato alla creazione di numerosi posti di lavoro
pubblici assolutamente inutili, parassitari e motivati da ragioni squisitamente
elettorali. Resta il fatto che oggi non si può pensare di eliminare questi posti
di lavoro con un colpo di spugna senza creare un rilevante problema sociale.
Dobbiamo pertanto reindirizzare questi lavoratori in settori in fase di sviluppo
nei quali possano essere produttivi per lo Stato del futuro. Nel contempo
dobbiamo risolvere la cronica crisi economica dello Stato recuperando denaro
dagli sprechi e tagliando l’unico ramo che si può sicuramente potare senza
rovinare la pianta: l’eccessivo costo della politica anche se comprendo che si
tratta di una scelta dolorosa.
Su questi temi mi piacerebbe vedere impegnato il Nuovo
Polo, per dimostrare che c’è veramente la volontà di moralizzare la Politica, di cambiare
l’Italia e renderla più equilibrata e funzionale.
Cordiali Saluti
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