Come
tutte le attività statali, la fiscalità s'intrufola di prepotenza nelle
scelte individuali e nei rapporti umani. Essa si traduce in confisca
autoritaria e sottrazione di risorse che appartengono ad individui che
le hanno realizzate attraverso le pacifiche procedure dello scambio o
della donazione. L'insieme dell'attività statale sta dunque nel
sottrarre beni e servizi ad alcuni per poi dare, agli stessi o ad altri,
beni e servizi che questi di loro volontà non avrebbero necessariamente
acquistato, preferendo, secondo il prezzo in vigore, altri beni e
servizi. La fiscalità, quindi, è di fatto un attentato alla libertà
d'inventarsi il proprio futuro. Non tenendo conto di una dimensione
fondamentale, quella del tempo, essa tassa una parte di ciò che esiste e
che si può far rientrare nelle categorie a priori facili da individuare
e valutare: il livello del reddito, l'ammontare dei salari pagati da
un'impresa, il capitale posseduto, etc.; ma essa non conosce il passato
ed il futuro di ciascuno: come sono state ottenute le risorse, che uso
pensa di farne l'individuo, in che modo queste risorse sono legate al
formarsi di una personalità?
Pascal Salin
LA TIRANNIA FISCALE
Pascal Salin
LA TIRANNIA FISCALE
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