lunedì 25 aprile 2011

domenica 24 aprile 2011

NOTIZIE API

ApI Notizie
          Notizie ed Interventi dei Promotori di Alleanza per l'Italia
      
    
      Siria, Vernetti: «Dopo massacro Italia convochi ambasciatore»venerdì 22 aprile 2011 20.41«Il terribile massacro avvenuto oggi a Damasco e diversi altri centri del paese, da parte delle forze di sicurezza siriane che hanno ucciso oltre 60 manifestanti che chiedevano pacificamente la fine del regime dittatoriale di Bashar al Assad è un fatto di una gravità inaudita». Lo ha dichiarato Gianni Vernetti, deputato di Alleanza per l'Italia e già Sottosegretario agli Affari Esteri.
«L'Italia e la comunità internazionale - ha proseguito Vernetti - devono esprimersi con chiarezza in sostegno delle manifestazioni democratiche in corso in tutta la Siria e pretendere dal regime la fine delle violenze e l'apertura di un dialogo con le forze di opposizione. Il Governo dovrebbe anche convocare nelle prossime ore l'Ambasciatore di Siria in Italia per esprimere una protesta formale e chiedere la cessazione immediata delle violenze».ROMA - Comune, Mei: «Alemanno smentisca incontro per nomine»venerdì 22 aprile 2011 14.01«Invitiamo il sindaco Alemanno a smentire categoricamente l’ipotesi di un incontro con il PD e l’UDC per discutere delle nomine dei vertici delle aziende municipalizzate»: lo dichiara, in una nota, Mario Mei Capogruppo ApI in Consiglio regionale.
«Oltre a contestare il merito e la necessità di un incontro con le forze di opposizione – prosegue Mei – è molto discutibile, ai limiti della scorrettezza istituzionale, l’idea di invitare a questo presunto “tavolo” soltanto alcuni rappresentanti dei partiti di opposizione escludendo formazioni come, ad esempio, quella di Alleanza per l’Italia».

Leggi tutto...NAPOLI – Comunali, Maisto: «Nelle liste di ApI forze giovani e nuove, segno della ...venerdì 22 aprile 2011 13.59«Anche noi abbiamo i nostri Cosentino, Lettieri ed Alonzo ma sono forze giovani e capaci di segnare la vera discontinuità con il passato». A parlare così è il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Napoli di Alleanza per l’Italia, Giuseppe Maisto, a margine di una manifestazione di partito dove sono stati presentati i candidati dell’Api per le prossime elezioni comunali napoletane.
Durante l’incontro non sono passate inosservate alcune omonimie come quelle di Lettieri, Claudio e Alonzo.  A questo proposito Giuseppe Maisto ha voluto immediatamente chiarire che i «Cosentino, Lettieri ed Alonzo candidati con il nostro partito sono persone che per la prima volta si cimentano in una competizione elettorale, volendo ripristinare – conclude il consigliere regionale - la vera mission di chi chiede il consenso alla gente; cioè guardare agli interessi comuni e non dei singoli come purtroppo spesso sta accadendo in questi ultimi tempi».ROMA - V Municipio: Nominata la giunta Caradonnavenerdì 22 aprile 2011 13.58«Nominata la nuova giunta». Lo comunica in una nota il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna, che spiega la composizione della squadra di governo: «Massimiliano Marcucci e Andrea Acchiardi del Partito Democratico; Antonio Medici di Sinistra Ecologia e Libertà, nominato anche Vicepresidente del V Municipio e Massimo Caprari di Alleanza per l’Italia».
Caradonna afferma che «questa è l’unica giunta che risponde al più largo consenso tra i partiti della coalizione. Ho cercato fino all’ultimo momento disponibile di creare le condizioni di una composizione rappresentativa di tutti i partiti della maggioranza di centrosinistra. Purtroppo – spiega Caradonna - la decisione ultima vede l’esclusione dalla giunta dell’Italia dei Valori, al quale riconosco una leale e competente collaborazione avuta in questo periodo di difficoltà del Municipio».

Leggi tutto...CAMPANIA - Ercolano, ApI lascia la maggioranzavenerdì 22 aprile 2011 13.53Dopo l’ingresso in giunta di Irene Coppola, l’Api abbandona la maggioranza. Il capogruppo PD lascia l’incarico. Pasqua amara per Strazzullo.
All’indomani della nomina della quota rosa, la maggioranza di centro sinistra perde pezzi. A fare le spese della sentenza, con la quale il Tar ha di fatto costretto il sindaco Strazzullo a nominare una donna nel suo esecutivo, è stato l’Api e, in particolare, l’ormai ex assessore Lino Vitiello (assessore anche della giunta Daniele). Scelta azzardata quella del primo cittadino, che è stata mal digerita da Alleanza per l’Italia, che ha lasciato la maggioranza.
Con l’ingresso in giunta della nuova assessora, infatti, Irene Coppola, commissario cittadino del Pd, il partito democratico conta ben sei consiglieri, mentre il partito di Rutelli, secondo per elezione, si è ritrovato senza poltrone.
Due dei tre componenti dell’Api hanno deciso di girare le spalle alla coalizione di centro sinistra . Simone Tarallo e Antonio Formisano sono passati all’opposizione, che è arrivata a 10 consiglieri, mentre Rosario Scognamiglio ha preferito la maggioranza, così come l’Udc, altra compente del neo nato, ma già affondato, Nuovo Polo.

Leggi tutto...BENEVENTO - La lista di Alleanza per l’Italia, Bello: «Abbiamo scelto la continuità»venerdì 22 aprile 2011 13.51Lungimiranza, progettualità, umiltà e tanta voglia di rendersi utili. Con questo spirito si sono presentati alla stampa e alla cittadinanza i candidati al Consiglio Comunale di Alleanza per l’Italia, in corsa per le prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011 ed a sostegno del candidato Sindaco Fausto Pepe, presente alla conferenza. Le prime battute sono state di Donato Maiella, segretario cittadino API: «Benevento dovrebbe essere una città in cui tutti devono essere protagonisti». Poi si rivolge all’Amministrazione uscente: «Ha operato bene e Fausto Pepe, bene ha fatto a mantener fede al suo mandato elettorale». Tra i punti del programma elencati da Maiella «occupazione, giovani, mobilità sostenibile».
A seguire l’intervento del candidato più giovane della lista Api, Michele Bello (21 anni): «Il vero ruolo della politica è l’ascolto del cittadino ed è ciò che mi propongo di fare».

Leggi tutto...Vatinno al Sole 24Ore: Energia per l’Italiavenerdì 22 aprile 2011 13.42Lettera pubblicata sul “Sole 24 Ore” sulla possibilità di un nuovo Piano Energetico Nazionale.
«L'energia e le cosiddette infrastrutture strategiche sono elementi così importanti per lo sviluppo di una nazione che non possono essere lasciate alla improvvisazione del momento; quindi ben venga, finalmente, un nuovo PEN, Piano Energetico Nazionale, che manca in Italia dal 1988 come ha proposto ieri il governo. Tuttavia, il PEN non dovrà essere il solito monstrum di centinaia di dati e cifre, bensì è auspicabile uno strumento agile e snello che contenga pochi concetti chiave e l'individuazione di obiettivi precisi, raggiungibili e soprattutto verificabili in vista anche della scadenza del pacchetto energia - clima al 2020 e di quello che sarà, auspicabilmente, il post - Kyoto"; Inoltre la politica energetica - ambientale è troppo importante perché possa essere cambiata ad ogni cambio di legislatura e quindi necessario ottenere la più ampia condivisione possibile tra tutte le forze politiche per garantire alla nazione quella stabilità normativa che sola può essere considerata, anche all'estero, condizione imprescindibile per duraturo sviluppo economico».

Leggi tutto...Iovine: «Su Costa d’Avorio non cali silenzio»venerdì 22 aprile 2011 13.41«Quello che si sta consumando in Costa d’Avorio è un vero e proprio disastro umanitario, migliaia di profughi continuano a riversarsi nei vicini Ghana e Liberia, le organizzazioni umanitarie presenti sul territorio, nonostante il forte impegno, riescono con molta difficoltà a far fronte alle necessità della popolazione.  Purtroppo, nonostante l’arresto di Laurent Gbagbo, la via della riconciliazione in questo paese è lontana, in alcune aree l’odio politico continua a mietere vittime ed a minare ogni possibile tentativo di ritorno alla normalità e alla stabilità».
Ad affermarlo l’on. Vincenzo Iovine, Capo delegazione di Alleanza per l’Italia al Parlamento europeo, che già in precedenza era intervenuto sulla questione denunciando la grave condizione dei bambini ed esortando al sostegno delle Ong  che operano in Costa d’Avorio.

Leggi tutto...UMBRIA - Città di Castello, Comunali, ApI con Sassolinivenerdì 22 aprile 2011 10.58

Conferenza di Alleanza per l’Italia, con l’intervento dell’onorevole Bruno Tabacci, a sostegno della candidatura a sindaco di Città di Castello di Cesare Sassolini. Ad aprire l’incontro è stato il coordinatore regionale ApI Nevio De Zolt che ha parlato del programma con il quale Api sostiene il candidato di centrodestra.
«La persona al centro del nostro impegno». «L’unione di Api con la mia coalizione – ha detto poi il candidato a sindaco Sassolini – è un caso unico a livello nazionale, ma sappiamo che Città di Castello è un laboratorio di idee e coalizioni spesso preso a modello da chi governa gradi più alti della politica».

Leggi tutto...UMBRIA – Assisi,  Comunali: ApI a sostegno di Bartolinivenerdì 22 aprile 2011 10.56

A poche ore dalla presentazione delle liste continuano gli appuntamenti elettorali: giovedì pomeriggio Bruno Tabacci, presidente del gruppo Api alla Camera, e Nevio De Zolt, coordinatore dell’Api in Umbria, hanno incontrato il candidato a sindaco del terzo polo e liste Civiche Giorgio Bartolini. Tabacci, in particolare, si è detto «certo della vittoria di un modello Assisi, termine coniato da Bartolini, che porteremo anche fuori dai confini regionali», mentre il candidato sindaco ha espresso la sua soddisfazione per la fine dei lavori della nuova caserma dei carabinieri «che – ha detto – in questi momenti di crescita della criminalità è un traguardo di civiltà per le forze dell’ordine e i cittadini». Stamattina il terzo polo presenterà anche le sue liste, su cui vige il massimo riserbo ma descritte come «piene di donne e giovani, e di rappresentanti della società civile ».

RIFLESSIONI DI PAOLO CORVAROLA

    • Caro Francesco, scrivo alcune considerazioni su questo tuo spazio. Eventualmente, visto che temo di fare "disastri" informatici, passa quanto sto per scriverti direttamente tu sul sito di Alleanza per l'Italia Novi Ligure, e poi in futuro potrei pensarci io. Ciò che ti metto è un riassunto di storia politica e istituzionale italiana dal 1947 (guarda caso l'anno in cui sei nato tu) ad oggi, sottolineando i momenti fondamentali e il contesto che hanno portato l'Italia all'attuale mancanza di faro politico equilibrato.

      " Dopo l'assurda e infelice scelta, voluta dal regime mussoliniano, di far entrare l'Italia in guerra il 10 giugno 1940, scelta che il nostro Paese ha pagato con la sua minorità internazionale per tutti gli anni a venire, si è compiuta successivamente un'altra scelta, dettata sicuramente dal contesto esterno, questa volta meditata e congrua, capace di influire positivamente per sessant'anni di storia repubblicana; la scelta di campo. Il campo occidentale, atlantico, scelta che ha rotto, ma non poteva essere altrimenti, l'unità antifascista, e provocato quel dualismo che per quarantacinque anni ci ha tenuto compagnia: Tesi - Occidente, Antitesi - Oriente.
      In questa esiziale opzione, voluta dall'esecutivo di De Gasperi nel maggio 1947, si sono poste le basi per il progresso e la ricostruzione del Paese e tutti i successivi sviluppi. Ma si sono anche poste le basi per quella futura Sintesi che doveva superare il dualismo suddetto, fonte a sua volta di una nuova Tesi e nuova Antitesi. Questa fase potrebbe essere quella odierna, e la Tesi potrebbe essere offerta da Alleanza per l'Italia. Anche nella realtà di Novi Ligure.
      Tutto è dialettica. Anche la politica.
      E' stato movimento dialettico il severo governo democristiano degli anni Quaranta - Cinquanta, il cd. "Centrismo", capace di rimettere l'Italia in piedi e ricostruire economicamente il Paese, ancora pieno di odi ideologici e macerie, ma pronto ad accogliere la più matura ed equilibrata Costituzione occidentale. Gli errori di quella DC, per esempio la sinistra "Legge Truffa" del 1952 - 53, non hanno impedito un "progresso senza avventure", proseguito lungo tutti gli anni cinquanta fino agli anni Sessanta, matrice del celebre miracolo economico. E le forze progressiste, inizialmente frontiste, hanno cominciato pure loro a evolversi, il PCI intraprendendo un faticoso ma irreversibile cammino di autonomia da Mosca, e il PSI, un cammino altrettanto difficile, poichè costellato da scissioni e riunificazioni, teso alla sua accettazione internazionale come matura forza democratica.
      La tappa successiva e inevitabile è stata il centro - sinistra, esemplato da figure emblematiche, Moro, Fanfani, Rumor, Nenni, progresso e riforme per tutto il Paese, piani e garanzie per tanti, se non per tutti, economia pubblica riequilibratrice, massima occupazione, innalzamento del tenore di vita, tecnologia, prime riforme serie anche per il Mezzogiorno. Gli anni Sessanta e Settanta, insomma. Il PCI condanna l'intervento a Praga e prende progetti per un futuro "occidentale". Si fronteggiano tutto sommato nel benessere le prime avvisaglie della crisi dei Settanta, leggi "l'Autunno caldo", le bombe, l'eversione, il caro-petrolio, il terrorismo. I conti cominciano a non tornare più. Agitazioni, cortei, attentati, sangue, ma anche riforme, diritto di famiglia, divorzio, aborto. La Dc tiene il timone, il PCI si svincola col grande Berlinguer dall'Ottobre e proclama l'Eurocomunismo. Si supera anche in senso dialettico quello che sembra il momento più drammatico, l'omicidio di Aldo Moro, evitando la capitolazione dello Stato. E' in questo frangente, 1978, che emergono le particelle che portano al contemporaneo squilibrio istituzionale.
      Personalità oscure o deviate (leggi P2) manovrano partiti governi istituzioni. Intendono riprendere il controllo del Paese, per evitare le fughe dei Settanta. Il Paese tecnologico e ormai terziarizzato offre questa possibilità nel consumismo che giustamente Pasolini aveva demonizzato, e nella proprietà possibilmente addensata dei mezzi di comunicazione di massa. Ne viene fuori la penultima fase della nostra Repubblica, il decennio craxiano, gli anni Ottanta, disimpegno, edonismo, individualismo, ma anche sviluppo della piccola e media impresa che contribuisce a fare dell'Italia il sesto Paese del mondo occidentale. La Dc è forte ma anche fragile ("turatevi il naso ma votate DC"), il PSI viene ritenuto la sola plausibile terza via, gli altri del Pentapartito coprono questo progetto di controllo delle menti, facendo credere che il Paese fosse tornato alla prosperità dei Sessanta. Contemporaneamente, il declino del modello sovietico porta al forte ridimensionamento del PCI.
      Il Crollo del Muro, la fine del bipolarismo mondiale, l'89 cambia le cose e scoperchia il vaso di Pandora delle distorsioni della politica italiana. Corruzione, mafia, deviazioni, tangenti , Milano da bere. Fine della DC, del PCI, del PSI, del Pentapartito. Sintesi del precedente dualismo. Fine di un mondo, probabilmente di una Repubblica.
      Qual'è la nuova Tesi che emerge dal ricongiungimento dialettico precedente? Silvio Berlusconi. Ed è una Tesi risultato della Sintesi fra il buono e il brutto degli ultimi cinquanta anni. La verità non sta tutta dalla parte di Berlusconi. Come in quella dei suoi avversari. La verità sta dialetticamente nell'incontro della sua Tesi e dell'Antitesi altrui. L'odio attuale, la contrapposizione è stata favorita anche dai suoi eccessi manichei e intimidatori.
      E' in questa nicchia, dialettica, ma non manichea, che si deve inserire Alleanza per l'Italia. Superare Berlusconi per un futuro per tutti, nel rispetto di tutti. E non solo di conservatori e progressisti."


      AUGURI FRANCESCO
  • Francesco Giannattasio
    • Ciao Paolo invita gli amici a iscriversi al Alleanza per l'Italia di Alessandria

  • Paolo Corvarola
    10  per portare il paese nella NATO cominciarono subito dopo la fondazione del trattato Atlantico, e videro il favore di tutte la Amministrazioni USA, da Truman a Reagan, passando per Eisenhower e Nixon, per Kennedy e Carter. Sempre in chiave antisovietica ci fu la realizzazione di basi militari strettamente collegate agli interessi americani, soprattutto al confine con l'Armenia sovietica (zona dell'Ararat) e con la Siria (Diyarbakir). Già allora si intuivano disordini nel Caucaso e la Turchia poteva arginarli.
    • E poi la questione islamica. La Turchia è stata spesso considerata il paese islamico più progressista e l'esempio del fondatore del paese moderno erede dell'antico e desueto impero ottomano, e cioè Kemal Ataturk, con le sue avanzate riforme in senso laico, sta a dimostrare l'attrazione di tanto Occidente (America compresa) per la Turchia.
      Non si può altresì negare che tutta la storia della Turchia è legata al nostro continente. Le antiche civiltà anatoliche, le colonie greche dell'Asia Minore, le città romane, la civiltà cristiano - bizantina, lo stesso avvento islamico - ottomano non possono prescindere dall'Europa, in particolare lo snodo cruciale rappresentato da Istanbul, l'antica Bisanzio e Costantinopoli, città che ha fatto la storia e i contatti fra Occidente e Oriente.
      Da ultimo, l'economia e la cultura; milioni di turchi in Europa (soprattutto in Germania) per lavoro, conoscenza più spiccata rispetto al passato di un paese affascinante.
      Tra questi ammiratori della Turchia mi ci metto anch'io.
      Riguardo all'aspetto religioso, occorre assecondare gli sforzi laici di quel paese; è ovvio che gli estremisti stanno anche là, ma non mi sembra evidente la spinta integralista turca, come lo è invece in altri paesi islamici. E' molto più significativa la spinta strategica che vuole gli USA favorevoli all'ingresso della Turchia in Europa; con essa, anche per ragioni economico - finanziarie, gli Stati Uniti possono controllare con più probabilità di successo l'integrazione europea e impedire le fughe in avanti di quella che ormai è la seconda area economica del mondo occidentale, vera e propria antitesi, con l'Euro, dello strapotere del Dollaro. In questo senso, si potrà negoziare l'ingresso turco in Europa.
      Concludendo, e fatte queste premesse, il Paese erede degli Ottomani in Europa ci può stare

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