sabato 14 luglio 2012

Lusi: no indagini su Rutelli e Bianco

Pm indagano per calunnia l'ex tesoriere dopo accuse

Lusi: no indagini su Rutelli e Bianco
Tag:  Lusi ANSA
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - La procura di Roma non procedera' nei confronti degli ex esponenti della Margherita, Francesco Rutelli e Enzo Bianco, in relazione a quanto affermato durante l'interrogatorio dall'ex tesoriere Luigi Lusi. I pm indagheranno, invece, quest'ultimo, per calunnia in relazione alle accuse mosse. L'accusa di calunnia nei confronti di Lusi riguarda le sole affermazioni in cui il senatore tira in ballo Rutelli, che era stato proprio il primo a denunciare Lusi il 26 giugno scorso per calunnia.

mercoledì 11 luglio 2012


Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica. Da lunedì tutti i municipi sono attivi per la raccolta delle firme. Vi invito a firmare con consapevolezza e senso del dovere, per il nostro bene , per i nostri figli, per il nostro Paese. Grazie. Per favore falla girare!!!!!!!!!!!! Grazie!!!!!!!!!!!! Oggetto: Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale». L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo: "I parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti". La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l'elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare: http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebookhttp: // www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ < http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/> o all'indirizzo di posta elettronica legge.ntrp@gmail.com 50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più. Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Uffici raccolte firme in Emilia Romagna, per altre regioni si veda il
«È necessario dare una risposta concreta alla sollecitazione che giunge dal Quirinale sulla riforma elettorale. Ed è necessario farlo con una convergenza, la più ampia possibile, perché le leggi elettorali sono materia sostanzialmente costituzionale. Bene hanno fatto i Presidenti delle Camere ad avviare le procedure d’esame. Occorre tuttavia al di là delle procedure formali chiarire alla pubblica opinione come si intenderà dare esito alle esigenze fondamentali che sono: 1) la selezione dal basso della rappresentanza, 2) la garanzia della governabilità; 3) la garanzia della alternanza”. Lo dichiara l’on. Pino Pisicchio, capogruppo di ApI alla Camera.
«La cosiddetta bozza Violante su cui avevamo lavorato  - continua il Vicepresidente di Alleanza per l’Italia - è da considerare sotto questo profilo una buona base di discussione. Spero che al di là delle convulsioni causate da un’attenzione mediatica nervosa e non sempre attenta al contenuto, si riesca entro un tempo ragionevole, a chiudere con il cosiddetto “porcellum”.
«Noi abbiamo sempre sostenuto il valore democratico della preferenza multipla, anche quando non andava di moda farlo perché sembrava molto “a la page” sostenere il sistema uninominale. Sappiamo, tuttavia, che per molti dei sostenitori “late comer” della preferenza si tratta solo di un esercizio teorico senza convincimento. Sia detto con chiarezza: non mi sembra proprio che in questo Parlamento “porcellato” il cuore batta per la preferenza. Piuttosto - conclude Pisicchio - sarebbe utile che il Senato almeno si accordasse sul minimo sindacale delle riforme costituzionali, riducendo il numero dei parlamentari».

1176_logoapi_235ALLEANZA PER L’ITALIA (API)
COORDINAMENTO PROVINCIALE – RIMINI

Rimini, lì 09.07.2012

COMMENTO alla NOTA DEL COORDINATORE di  NUORO AVV. PALA


Mi trovo sostanzialmente d’accordo con la Vs. NOTA e la discuteremo in un prossimo Coordinamento  Provinciale a RIMINI, anche perché si deve decidere in merito al Tesseramento API in scadenza a fine Luglio.
In effetti mancano direttive ed una programmazione da parte del vertice del Partito: non si capisce cosa vogliamo essere e siamo completamente oscurati da Casini, in ottica Terzo Polo, che non è certamente il massimo delle mie aspirazioni, essendo io e gli amici di Rimini, ex Margherita.
Se in breve tempo non succede all’interno qualche cosa, non capiamo lo scopo dell’appartenenza all’API; non vorremmo essere solo un gradino utile a conservare qualche posto in lista al prossimo parlamento, magari con l’attuale sistema elettorale.
Noi volevamo, come amici che non si riconoscono nell’attuale Partito Democratico e che non si riconoscono in questa Destra, anche se orfana di Berlusconi e Bossi, trovare un nuovo modo per restare in Politica in modo da essere compresi dalla gente comune e restandone vicini ai bisogni.
Non ci risulta neppure comprensibile l’attuale governo, che è capace solo di aumentare le tasse e non ha la forza o la volontà di colpire le grosse rendite finanziarie. Sarebbe necessario ora uno sforzo per andare alle riforme ed al rilancio dell’economia.
La nascita dell‘Api la vedevamo con questi obiettivi, cioè per rinnovare una Politica in crisi.
Tenete presente poi che l’ Emilia Romagna è stata commissariata e non vi è mai stata una comunicazione e/o riunione con il commissario e non ci è mai stata comunicata la vera ragione del commissariamento. Ognuno fa quel che vuole e non si relaziona con altri!
Anche la faccenda LUSI non aiuta, ma quello che lascia sconcertati è l’abbandono e la mancanza di indicazioni ed informazioni: siamo un arcipelago di isole abbandonate a se stesse.


Ing. Roberto MUSSONI
              Coordinatore Provinciale - RIMINI

lunedì 9 luglio 2012

Cari amiche-amici : ho letto con piacere e rammarico la lettera del  collega Michele Pala.
Piacere per l'iniziativa di iniziare un dibattito , seppure per mail, sul nostro partito che: da l'impressione di essersi smarrito e di aver  abbandonato la sua base a se stessa.
Dispiacere per la sensazione di smarrimento e di grande preoccupazione se non di delusione per la mancata realizzazione del progetto politico dell'API che non è solo degli amici di Nuoro ma anche del Piemonte ed in particolare della provincia di Alessandria.
Il piemonte ha perso il corodinatore regionale per dimissioni dal partito ,lasciandoci in una condizione di vero smarrimento. Stiamo tendando di rimanere uniti , sempre in meno, in attesa che dal coordinamento nazionale giungano indicazioni su una linea politica che ci permetta di aprire un dialogo ,credibile, con la nostra base e più in generale con la società .
Ma con molto  scetticismo . Se i  nostri leader continuano ad appiattirsi sulle posizione del governo e sulla  condotta dell'on. Casini , molto lontana dal comune sentire  ,credo che per  l'API non ci sia futuro.
Beninteso non intendo dire che non si deve sostenere l'attuale governo ma fare nostre la lotta alle norme incivili  che avvelenano la vita alla gente comune fino a spingerne  tante al suicidio .
Questo ci porterebbe all'attenzione della pubblica  opinione   come difensori del   diritto che è , purtroppo, duventato un opzional  che  le classi più forti sanno e possono  far valere.

Caro presidente Francesco Rutell  combattiamo per qualcosa di effettivo valore etico morale ,facciamo in modo che questo,grande,  paese  cessi di essere una prateria di   scorribande  dove chi è ricco diventa sempre più ricco ed i poveri sempre più poveri e più numerosi.
                                       
                                 Cari saluti a tutti
                                           Francesco GIannattasio coordinatore prov. Alessandria

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