Ai lavori del congresso provinciale erano presenti altre forze politiche : il sindaco di Alessandria, FABBIO PIERCARLO
vice- presidente provincia, ROSSA RITA
coordinatore provinciale PD, BORIOLI DANIELE
coord. Comunale UDC, TRAVAINO MARCO
FLI, MARCO MENSI
PDCI, MALFETTANI GIANNI
PDL, SCOTTO ANDREA
I lavori congressuali sono stati aperti dal coordinatore regionale On GIANNI VERNETTI e chiusi dalla relazione del coordinatore uscente GIANNATTASIO FRANCESCO.
Molti relatori si sono avvicendati tra i due coordiantori suddetti, tra cui il responsabile API giovani CICIRELLI GIULIO.
I lavori congressuali si sono conclusi con l’elezione per acclamazione del coordinatore provinciale del suo coordinamento:
coordinatore GIANNATTASIO FRANCESCO
coordinamento: Baldassarre Canio, Digiovanni Massimo, Caruso Riccardo, Pavone Piergiorgio, Colla Elena, Perissinotto Claudio, Bernardi Laura, Spinolo Claudio, Varosio Danilo, Bianchi Elisa, Cicirelli Giulio e Vignuolo Giovanni.
sabato 28 gennaio 2012
RELAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO AL CONGRESSO PROV. DI ALESSANDRIA
Intervento al congresso provinciale API di Gianni Vignuolo candidato sindaco di Alessandria
È difficile essere brevi quando si è chiamati ad un compito così arduo, quello di amministrare una città, la nostra città. Alessandria.
Non vi nascondo che il compito che mi è stato assegnato è un compito di grande responsabilità, ma allo stesso tempo molto affascinante.
Chi accetta questa sfida, visti i tempi, deve avere almeno due caratteristiche: molto coraggio e un po’ di incoscienza.
Da giugno tutto cambia, questa sarà l’ultima amministrazione che ha utilizzato risorse pubbliche con una certa leggerezza.
Fino ad ora lo Stato ha elargito stanziamenti agli Enti locali a piene mani, facendo lievitare il debito pubblico nazionale costantemente.
Da domani non sarà più così.
Da giugno i sindaci dovranno misurare ogni centesimo che spendono, non solo perché i cittadini saranno più vigili, ma perché il tempo delle spesi folli è finito.
La crisi economica obbliga lo Stato a ridurre i trasferimenti e quindi ai sindaci spetta il compito di centellinare le risorse.
Il sindaco da giugno dovrà assumere il comportamento del buon padre di famiglia.
Quindi, cari amici, diffidate di chi in questi mesi di campagna elettorale promette progetti faraonici, formule magiche o soluzioni semplicistiche.
Sono persone poco serie.
Al contrario noi siamo persone di buon senso, siamo quindi incapaci di fare promesse elettorali impossibili da realizzare e sono certo che questo nostro atteggiamento sarà premiato dall’elettorato.
Nell’intenzione di voto degli alessandrini l’API cresce costantemente, lo sostengono i sondaggi fatti nelle ultime settimane.
Noi siamo percepiti, il terzopolo è percepito come una proposta politica adeguata ai tempi, seri, puntigliosi e preparati alle nuove sfide che il futuro ci riserverà.
Gli Italiani apprezzano molto, nonostante le difficoltà economiche, la serietà e la determinatezza con cui il terzo polo sostiene il governo Monti.
Siamo percepiti come l’unica novità nello scenario cittadino, rispetto a simboli e facce che ricordano la seconda ed alcune addirittura la prima repubblica.
Ed è grazie a questi ultimi e al loro atteggiamento, che la politica è percepita come la vera e sola responsabile della nostra crisi.
Non è vero che i politici sono tutti uguali.
Sono molto preoccupato di questo cattivo sentimento di antipolitica che dilaga nella nostra società.
L’antipolita è sempre stato foriera di grandi danni e il nostro Paese ne ha pagato un prezzo altissimo.
L’antipolitica va combattuta con una buona politica.
Chi ha instillato nelle nostre coscienze il sentimento dell’antipolitica, siede o è stato seduto comodamente per diversi lustri sulle poltrone dei palazzi di governo.
Coloro che soffiano sul fuoco dell’antipolitica lo fanno generalmente solo per interessi personali.
Per arginare il sentimento dell’antipolitica è doveroso non ripetere gli errori del passato e soprattutto guardare al futuro.
Buttiamoci alle spalle le accuse reciproche, lasciamo spazio solo per i nostri progetti e i nostri sogni.
Quindi mi rivolgo a tutti, ma soprattutto mi rivolgo a quelli più giovani di me, invitandoli ad occuparsi di politica per programmare un futuro migliore.
E’ doveroso che le nuove generazioni prendano coscienza che l’antipolitica è il fallimento della democrazia.
E’ solo con le buone pratiche e parlando di futuro che la politica può cambiare in meglio la società.
Le nuove generazioni hanno la possibilità e la forza di scardinare questo sistema malato.
Il nostro primo compito è quello di guadagnare la fiducia dei nostri concittadini, convincerli che sono sulla strada giusta, infondere in loro un sentimento di coesione e di collettività e un rinnovato senso civico che col tempo è sfiorito.
Ma i cittadini di Alessandria devono sapere che scegliendo noi alle prossime elezioni anche loro si caricheranno l’onere e l’onore di grandi responsabilità, infatti saranno chiamati a partecipare concretamente a scelte e temi importanti. Uno su tutti il bilancio comunale.
Solo con la condivisione e la consapevolezza si crea sintesi, sistema ed armonia.
E’ grave per esempio che Alessandria non abbia un treno diretto per Roma.
E’ grave che nel centro urbano passino degli autobus pari a dei tir che fanno tremare gli edifici.
E’ grave che le automobili si infilino nelle vetrine dei negozi del centro storico, intasando e ammorbando l’aria pari ad una città del nord Africa.
Tutti segnali negativi che rispecchiano il profilo culturale delle ultime due amministrazioni. Alessandria negli ultimi anni è stata una città brutalmente maltrattata ed umiliata.
Se anziché organizzare ronde per la sicurezza si fosse insistito per avere maggiori forze dell’ordine sul territorio, non ci sarebbe degrado nei nostri giardini comunali o in alcune piazze pericolose da transitare.
Bisogna dotare aree pubbliche, piazze e giardini di WI-FI in modo che ognuno sia libero di connettersi in rete gratuitamente.
Utilizzare meglio la Cittadella non solo per mostre e concerti, ma come area verde per la città.
Infatti le aree verdi meritano un’attenzione particolare: devono essere custodite per avere più sicurezza e deve esserci una maggior manutenzione del verde.
I residenti della città guardano alle aree verdi comunali con interesse, ma allo stesso tempo con timore perchè sono poco sicure.
E allora perché non immaginare l’affidamento dei giardini pubblici ai residenti limitrofi che si costituiscano in associazioni onlus, dove genitori e nonni possano prendersi personalmente cura dei i giardini?
E’ indispensabile accentrare i servizi locali essenziali per i cittadini in 4 macro aziende comunali, le stesse degli anni 70, e mettere fine a questo stillicidio di infinite di aziende.
Da giugno certe operazioni a spese dei cittadini non saranno più tollerate, come ad esempio il sistema della raccolta rifiuti urbani, in origine su strada, poi si è introdotto il sistema di raccolta porta a porta, la giunta cambia colore e si ritorna su strada; questi cambi sono costati ai contribuenti diversi milioni di euro per poi tornare al punto di origine.
La politica locale non deve essere condizionata dai grossi schieramenti nazionali, né confusa con gli stessi.
L’amministrazione locale deve essere caratterizzata da un rapporto diretto tra persone che vivono nello stesso comune.
Chi si candida ad amministrare Alessandria deve essere giudicato per come vuole amministrare il proprio territorio, per i servizi che intende erogare ai propri concittadini e non per il colore politico del suo schieramento.
Gli schieramenti sono espressione del vecchio modo di fare politica, divisi in tifoserie che non portano a nulla di buono.
Sinistra, destra, centro sono concetti che spero siano relegati quanto prima nei libri di storia e spero inoltre si affacci prossimamente un modo nuovo e fresco di amministrare.
E questo solo noi possiamo garantirlo.
Ai lavori del congresso provinciale erano presenti altre forze politiche:
sindaco di Alessandria, FABBIO PIERCARLO
vice- presidente provincia, ROSSA RITA
coordinatore provinciale PD, BORIOLI DANIELE
coord. Comunale UDC, TRAVAINO MARCO
FLI, MARCO MENSI
PDCI, MALFETTANI GIANNI
PDL, SCOTTO ANDREA
I lavori congressuali sono stati aperti dal coordinatore regionale On GIANNI VERNETTI e chiusi dalla relazione del coordinatore uscente GIANNATTASIO FRANCESCO.
Molti relatori si sono avvicendati tra i due coordiantori suddetti, tra cui il responsabile API giovani CICIRELLI GIULIO.
I lavori congressuali si sono conclusi con l’elezione per acclamazione del coordinatore provinciale del suo coordinamento:
coordinatore GIANNATTASIO FRANCESCO
coordinamento: Baldassarre Canio, Digiovanni Massimo, Caruso Riccardo, Pavone Piergiorgio, Colla Elena, Perissinotto Claudio, Bernardi Laura, Spinolo Claudio, Varosio Danilo, Bianchi Elisa, Cicirelli Giulio e Vignuolo Giovanni.
È difficile essere brevi quando si è chiamati ad un compito così arduo, quello di amministrare una città, la nostra città. Alessandria.
Non vi nascondo che il compito che mi è stato assegnato è un compito di grande responsabilità, ma allo stesso tempo molto affascinante.
Chi accetta questa sfida, visti i tempi, deve avere almeno due caratteristiche: molto coraggio e un po’ di incoscienza.
Da giugno tutto cambia, questa sarà l’ultima amministrazione che ha utilizzato risorse pubbliche con una certa leggerezza.
Fino ad ora lo Stato ha elargito stanziamenti agli Enti locali a piene mani, facendo lievitare il debito pubblico nazionale costantemente.
Da domani non sarà più così.
Da giugno i sindaci dovranno misurare ogni centesimo che spendono, non solo perché i cittadini saranno più vigili, ma perché il tempo delle spesi folli è finito.
La crisi economica obbliga lo Stato a ridurre i trasferimenti e quindi ai sindaci spetta il compito di centellinare le risorse.
Il sindaco da giugno dovrà assumere il comportamento del buon padre di famiglia.
Quindi, cari amici, diffidate di chi in questi mesi di campagna elettorale promette progetti faraonici, formule magiche o soluzioni semplicistiche.
Sono persone poco serie.
Al contrario noi siamo persone di buon senso, siamo quindi incapaci di fare promesse elettorali impossibili da realizzare e sono certo che questo nostro atteggiamento sarà premiato dall’elettorato.
Nell’intenzione di voto degli alessandrini l’API cresce costantemente, lo sostengono i sondaggi fatti nelle ultime settimane.
Noi siamo percepiti, il terzopolo è percepito come una proposta politica adeguata ai tempi, seri, puntigliosi e preparati alle nuove sfide che il futuro ci riserverà.
Gli Italiani apprezzano molto, nonostante le difficoltà economiche, la serietà e la determinatezza con cui il terzo polo sostiene il governo Monti.
Siamo percepiti come l’unica novità nello scenario cittadino, rispetto a simboli e facce che ricordano la seconda ed alcune addirittura la prima repubblica.
Ed è grazie a questi ultimi e al loro atteggiamento, che la politica è percepita come la vera e sola responsabile della nostra crisi.
Non è vero che i politici sono tutti uguali.
Sono molto preoccupato di questo cattivo sentimento di antipolitica che dilaga nella nostra società.
L’antipolita è sempre stato foriera di grandi danni e il nostro Paese ne ha pagato un prezzo altissimo.
L’antipolitica va combattuta con una buona politica.
Chi ha instillato nelle nostre coscienze il sentimento dell’antipolitica, siede o è stato seduto comodamente per diversi lustri sulle poltrone dei palazzi di governo.
Coloro che soffiano sul fuoco dell’antipolitica lo fanno generalmente solo per interessi personali.
Per arginare il sentimento dell’antipolitica è doveroso non ripetere gli errori del passato e soprattutto guardare al futuro.
Buttiamoci alle spalle le accuse reciproche, lasciamo spazio solo per i nostri progetti e i nostri sogni.
Quindi mi rivolgo a tutti, ma soprattutto mi rivolgo a quelli più giovani di me, invitandoli ad occuparsi di politica per programmare un futuro migliore.
E’ doveroso che le nuove generazioni prendano coscienza che l’antipolitica è il fallimento della democrazia.
E’ solo con le buone pratiche e parlando di futuro che la politica può cambiare in meglio la società.
Le nuove generazioni hanno la possibilità e la forza di scardinare questo sistema malato.
Il nostro primo compito è quello di guadagnare la fiducia dei nostri concittadini, convincerli che sono sulla strada giusta, infondere in loro un sentimento di coesione e di collettività e un rinnovato senso civico che col tempo è sfiorito.
Ma i cittadini di Alessandria devono sapere che scegliendo noi alle prossime elezioni anche loro si caricheranno l’onere e l’onore di grandi responsabilità, infatti saranno chiamati a partecipare concretamente a scelte e temi importanti. Uno su tutti il bilancio comunale.
Solo con la condivisione e la consapevolezza si crea sintesi, sistema ed armonia.
E’ grave per esempio che Alessandria non abbia un treno diretto per Roma.
E’ grave che nel centro urbano passino degli autobus pari a dei tir che fanno tremare gli edifici.
E’ grave che le automobili si infilino nelle vetrine dei negozi del centro storico, intasando e ammorbando l’aria pari ad una città del nord Africa.
Tutti segnali negativi che rispecchiano il profilo culturale delle ultime due amministrazioni. Alessandria negli ultimi anni è stata una città brutalmente maltrattata ed umiliata.
Se anziché organizzare ronde per la sicurezza si fosse insistito per avere maggiori forze dell’ordine sul territorio, non ci sarebbe degrado nei nostri giardini comunali o in alcune piazze pericolose da transitare.
Bisogna dotare aree pubbliche, piazze e giardini di WI-FI in modo che ognuno sia libero di connettersi in rete gratuitamente.
Utilizzare meglio la Cittadella non solo per mostre e concerti, ma come area verde per la città.
Infatti le aree verdi meritano un’attenzione particolare: devono essere custodite per avere più sicurezza e deve esserci una maggior manutenzione del verde.
I residenti della città guardano alle aree verdi comunali con interesse, ma allo stesso tempo con timore perchè sono poco sicure.
E allora perché non immaginare l’affidamento dei giardini pubblici ai residenti limitrofi che si costituiscano in associazioni onlus, dove genitori e nonni possano prendersi personalmente cura dei i giardini?
E’ indispensabile accentrare i servizi locali essenziali per i cittadini in 4 macro aziende comunali, le stesse degli anni 70, e mettere fine a questo stillicidio di infinite di aziende.
Da giugno certe operazioni a spese dei cittadini non saranno più tollerate, come ad esempio il sistema della raccolta rifiuti urbani, in origine su strada, poi si è introdotto il sistema di raccolta porta a porta, la giunta cambia colore e si ritorna su strada; questi cambi sono costati ai contribuenti diversi milioni di euro per poi tornare al punto di origine.
La politica locale non deve essere condizionata dai grossi schieramenti nazionali, né confusa con gli stessi.
L’amministrazione locale deve essere caratterizzata da un rapporto diretto tra persone che vivono nello stesso comune.
Chi si candida ad amministrare Alessandria deve essere giudicato per come vuole amministrare il proprio territorio, per i servizi che intende erogare ai propri concittadini e non per il colore politico del suo schieramento.
Gli schieramenti sono espressione del vecchio modo di fare politica, divisi in tifoserie che non portano a nulla di buono.
Sinistra, destra, centro sono concetti che spero siano relegati quanto prima nei libri di storia e spero inoltre si affacci prossimamente un modo nuovo e fresco di amministrare.
E questo solo noi possiamo garantirlo.
Ai lavori del congresso provinciale erano presenti altre forze politiche:
sindaco di Alessandria, FABBIO PIERCARLO
vice- presidente provincia, ROSSA RITA
coordinatore provinciale PD, BORIOLI DANIELE
coord. Comunale UDC, TRAVAINO MARCO
FLI, MARCO MENSI
PDCI, MALFETTANI GIANNI
PDL, SCOTTO ANDREA
I lavori congressuali sono stati aperti dal coordinatore regionale On GIANNI VERNETTI e chiusi dalla relazione del coordinatore uscente GIANNATTASIO FRANCESCO.
Molti relatori si sono avvicendati tra i due coordiantori suddetti, tra cui il responsabile API giovani CICIRELLI GIULIO.
I lavori congressuali si sono conclusi con l’elezione per acclamazione del coordinatore provinciale del suo coordinamento:
coordinatore GIANNATTASIO FRANCESCO
coordinamento: Baldassarre Canio, Digiovanni Massimo, Caruso Riccardo, Pavone Piergiorgio, Colla Elena, Perissinotto Claudio, Bernardi Laura, Spinolo Claudio, Varosio Danilo, Bianchi Elisa, Cicirelli Giulio e Vignuolo Giovanni.
RELAZIONE CONGRESSUALE DEL COORDINATORE PROVINCIALE FRANCESCO GIANNATTASIO
RELAZIONE CONGRESSUALE
Cari amiche – cari amici
Questo è un momento storico per il nostro partito.
E’ il primo congresso, ci siamo arrivati dopo una lunga fase organizzativa , superando non poche difficoltà dettate dalla gioventù…ma ..Stiamo crescendo!
Alleanza per l’Italia è diventata una realtà nel panorama politico nazionale e ci stiamo dando una struttura capillare su tutto il territorio che si concluderà con l’imminente congresso regionale .
Siamo nati da un’iniziativa del senatore Francesco Rutelli e dal gruppo dei promotori tra cui il nostro coordinatore regionale ..l’on.Gianni Vernetti.
L’idea si è dimostrata vincente in quando ci siamo frapposti come
elemento di moderazione tra le due coalizioni politiche in perenne litigiosità , sempre su posizioni di estrema contrapposizione, mentre la burocrazia, stringente quando invadente, limita o ostacola le iniziative di chi si deve ingegnare , per inventarsi un lavoro, per sopravvivere e tanti forse troppi hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo e la cena.
Pensate solo al caos nel campo della contrattazione del lavoro . .. oltre 40 tipologia di contratti. Un vero percorso ad ostacoli ed ai compromessi che si devono subire per avere un lavoro .. un lavoro per lo più di pochi mesi e poco remunerato.
Tra corporazioni , ordini , lobbi il diritto è diventato opinabile alla condizione sociale ed il privilegio è sfacciatamente difeso anche da chi dovrebbe garantirne l’equità.
In questo contesto Alleanza x l’Italia si è fatta promotrice del terzo polo trovando un’intesa con l’UDC ; bisogna dare merito al loro lideer , l’on.Casini, di aver saputo tenere ,come un baluardo, la posizione centrista e all’on. Fini di aver tolto dal piedistallo il lideer della maggioranza in irreversibile deriva populista.
L’aggregazione di Futuro e libertà alle posizione moderate ha di fatto sancito la realtà del terzo polo che a livello nazionale ha inciso sugli equilibri politici ,creando le condizioni , che attualmente, tentano di convergere sull’interesse nazionale ,costringendo tutti a prendere atto della realtà in cui si trova il nostro paese .
Da queste posizioni politiche è nato l’attuale governo che sta tentando di portare un poco d’ordine nella giungla, delle corporazioni dove il terzo polo ha assunto una posizione chiara, netta che alla fine crediamo consentirà al nostro paese di riprendere a crescere e consentire alla popolazione giovane la possibilità di poter programmare il loro futuro.
In questo contesto è assolutamente necessario, fare crescere il terzo polo, dobbiamo fare in modo che diventi una realtà politica propositiva ed attrezzarci per elaborare nuove proposte che siano in grado di suggerire un modo nuovo di sviluppo ed organizzazione sociale , che sia alternativo all’indebitamento.
Andiamo avanti con coraggio,assieme agli amici dell’UDC e del FLI, diamo corso al
coordinamento unitario e diventiamo protagonisti della politica locale.
Solo così possiamo, incidere in modo determinante , con un programma temporale nel progresso socio economico che si deve necessariamente conseguir , con un progetto a breve ed a medio termine se vogliamo migliorare la qualità della vita nella nostra provincia .
Certo .. il progetto cozza .. contro le ambizioni.. le aspirazione dei singoli ..tutte legittime … però … non bisogna dimenticare che far politica è mettersi al servizio del bene comune che deve prevalere su qualsiasi altra considerazione,soprattutto quelle a carattere corporative o individuale.
Nell’imminente primavera saremo chiamati ad importanti elezioni amministrative ,in primis Alessandria, poi Acqui Terme e Serravalle Scrivia. Sono passaggi di enorme rilievo perché avranno valenza sovra comunale. Alleanza per l’Italia sarà presente
Soprattutto ad Alessandria con la partecipazione del nostro candidato a sindaco… e
Sono certo che otterremo , con l’impegno della meravigliosa squadra messa in campo, un gratificante risultato che ci permetterà di essere presenti all’interno dell’amministrazione dove porteremo le nostre idee , le nostre competenze ed i nostro valori : etica , legalità, rispetto delle istituzione e, soprattutto, senso del servizio verso i cittadini.
Non siamo riusciti a far convergere i diversi modi di esercitare l’azione politica in un’unica proposta del terzo polo.. tanto è vero che sia l’API che l’UDC si presenta con il proprio candidato sindaco .. per noi , il capo lista è
“ Gianni Vignuolo “ che tutti conoscete e fra poco avrà modo di illustrarci sul programma che intende portare avanti.
C’è comunque l’impegno, nel caso augurabile del secondo turno, a compattarci e trovare delle convergenze per proporre iniziative congiunte con la componente UDC.
E’ nostra ferma intenzione mettere in atto tutte le iniziative necessarie per raggiungere l’obbiettivo di far diventare realtà politica il terzo polo.
Il momento è difficile, direi quasi drammatico ,ci vengono richiesti grandi sacrifici .
Ci troviamo in una situazione desolante di un paese nel quale la crisi morde le famiglie , i giovani e gli anziani mentre i poteri continuano in una logica conflittuale
Che perdura da troppo tempo e sembra che non vi sia rimedio .. ma alcuni provvedimenti , di questo governo , sembrano che vogliano dare un certo ordine anche se appaiono piuttosto timidi. ..
Perciò E’ necessario avere uno scatto di responsabilità di orgoglio e pensare ai rimedi e non assistere sgomenti alla bagarre della scena pubblica ,nella difesa di privilegi corporativi,racchiudendoci in un evidente disagio morale. Siamo un popolo paziente ma questo non ci deve impedire di essere intransigenti verso la cattiva amministrazione.
Bisogna voltare pagina . Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa per sostenere la ripresa del paese .
Le istituzioni devono evitare di trasmettere ideali bacati .Devono evitare una rappresentazione fasulla dell’esistenza volta a proseguire un successo sull’artificiosità : la scalata furba,il guadagno facile,l’ostentazione ed il mercimonio di sé.
Chi è alla guida del paese deve essere ed apparire irreprensibile non è ammissibile che si tollerano comportamenti o di stili di vita non compatibili con la sobrietà, la correttezza, la moralità e l’onestà.
Chi è chiamato a rappresentarci non può difendere il proprio diritto acquisito e negarlo ai milioni di pensionati. Queste persone non sono degne di rappresentarci.
E’ necessario che l’opinione pubblica cessi di essere tifosa ed imponga a chiunque ha un incarico politico o istituzionale la consapevolezza dei propri doveri, della disciplina e dell’onore che esso comporta , come prescrive anche la nostra
Costituzione.
E’ pur vero che la nostra è una società anziana , come prima detto molto paziente,
poco avvezza a manifestazione vigorose ma è necessario una presa do posizione, far sentire la propria voce: la voce di un popolo che vanta trascorsi di orgogliosa dignità, che ha contribuito in tutti i campi al progresso del mondo, ha sempre saputo superare i momenti difficili con dignità. Non possiamo accettare di non poterci scegliere chi ci deve rappresentare !
A livello locale non si può accettare un’amministrazione non in linea con l’etica morale; soprattutto quelle persone che si pongono al servizio della cosa pubblica e si lasciano condizionare da interessi particolari trascurando quello generale.
Sotto questo punto la nota della corte dei conti sul bilancio e le iniziative giudiziarie danno una chiara indicazione su come si deve rapportare una buona amministrazione.
Alleanza per l’Italia se sarà chiamata a dare il proprio contributo non farà compromessi o sconti di sorta e farà dell’onestà,della correttezza e del buon governo
Il proprio credo, la propria ragione politica. Alleanza x l’Italia è percepita come una proposta politica adeguata ai tempi, seria, puntigliosa e preparata alle nuove sfide.
Oggi, purtroppo, c’è un’avversione generalizzata verso la politica ed i politici. Però va distinto che non tutti i politici sono uguali e bisogna fare attenzione a generalizzare ,far di ogni erba un fascio.
Bisogna aver ben chiaro che l’antipolitica è sempre stata foriera di grandi danni ed il nostro Paese ha pagato un prezzo altissimo quando ha prevalso la deriva populista.
Soffiare sul fuoco dell’antipolitica è sintomo di scarsità di idee , bisogna credere nel ruolo della politica averne fiducia per non ripetere gli errore del passato. Dobbiamo solo saper individuare che sa proporre un futuro sostenibile con progetti nuovi semplici e realizzabili.
Per questo è necessario che tutti ma soprattutto i giovani prendano coscienza dell’impegno politico .E’ solo con la buona pratica e nuove idee si possono scardinare interessi costituiti , dannosi all’interesse generale.
E’ importante conoscere i fattori determinanti dello sviluppo conoscendoli li possiamo governare e trarne il massimo profitto per migliorare le condizioni di vita di tutti.
Provo ad evidenziare due aspetti dei fattori determinanti che incidono sulla qualità della vita e dell’organizzazione sociale che se sapientemente ripensati in relazione e al passato e al prossimo futuro.
Può farci capire cosa non ha funzionato e cosa si deve cambiare per superare questo contesto di stagnazione.
Credo proprio di non sbagliare nell’indicare il lavoro e l’economia i due fattori attorno al quale ruota tutta la nostra vita.
LAVORO - ECONOMIA
Assistiamo impotenti alla disgregazione economica con forme di lavoro sempre più precario.
Quello che è accaduto alle nostra industria dove moltissime aziende, dopo la privatizzazione degli anni 90,sono state acquistate,smembrate,rivendute e poi chiuse.
Quelle rimaste non sono in grado di competere con chi produce in paesi lontani , dove non vi sono garanzie sindacali, tutele sociali e personali, ed invadono i nostri mercati legalmente ed anche illegalmente.
Le nostre micro,piccole e medie imprese strette nella morsa fiscale e del debito con un costo del lavoro da società avanzata , non sono in grado di svilupparsi con l’innovazione per produzione adeguata a fronteggiare la concorrenza.
L’economia attuale opera in modo globale … Può essere rappresentata come un grande imbuto o un piano inclinato nel quale qualsiasi ricchezza ,prodotta, viene ,lentamente quando inesorabilmente risucchiata : creando uno squilibrio economico che viene mantenuto e sfruttato , al momento opportuno, per l’ approvvigionarsi di materie prime e mano d’opera a basso costo , garantendo cosi una produzione a costi inferiori conseguendo vantaggi incolmabili e sempre maggiori.
Lo scopo è semplice produrre a poco e vendere a tanto sfruttando gli squilibri ed allargando la sfera di azione ogni volta che un mercato si esaurisce.
Un esempio in casa nostra :
la pretestuosa arretratezza del sud Italia è servita in un primo periodo per avere mano d’opera per le industrie del Nord e successivamente per de localizzare produzioni ed ottenere sostanziosi aiuti economici dallo Stato.
Finita la festa e trovati altri luoghi dove massimizzare il profitto, si abbandona tutto lasciando in eredità a chi rimane solo inquinamento ,distruzione,povertà e tanta sofferenza e malavita.
Lo strumento per creare i necessari squilibri è il debito infinito. Riducendo programmaticamente la quantità di denaro circolante , si ottiene una condizione di dipendenza delle economie nazionali che si vedono costrette a soddisfare richieste sempre più Stringenti quanto onerose ( la Grecia ne è un esempio)
Il denaro è l’attore principale di questo squilibrio e noi le comparse.
Contrariamente a quello che dovrebbe essere, uno strumento che agevola i commerci, è considerato una merce il cui prezzo è il tasso d’interesse.
Una merce per valere tanto deve scarseggiare ed è quello che accade al denaro che viene reso artificialmente scarso per alzarne il prezzo.
Nella prima fase il ricorso all’indebitamento e ben visto essendo uno stimolo alla crescita e al benessere, questo però cambia nel corso del tempo : cattiva gestione,sprechi arricchimenti illeciti, privilegi e quant’altro fino a diventare notevole,ingovernabile e comincia a produrr guasti nel tessuto sociale perfino distruttivo nell’ultima fase del ciclo quando la quantità del debito risulta eccessiva. Drena risorse sempre maggiori dall’economia reale per portarle nella speculazione fino all’inevitabile paralisi delle attività economiche e quindi al collasso del sistema.
La ventilata privatizzazione delle migliori aziende e delle grandi aperture ad altri mercati sarà l’ultima fase della speculazione economica finanziaria globalizzata per lucrare ancora di più prima dell’inevitabile crollo.
Siamo sulla dirittura di arrivo del ciclo economico finanziario.. se vogliamo fermarci o meglio salvarci ,dobbiamo realizzare due dei fattori del debito infinito.
1° Con uno scatto di orgoglio nazionale togliersi dalla infelice condizione di dipendenza dal debito, restituire ai speculatori esterni il capitale in prestito alle scadenze sottoscritte anziché chiedere loro altri finanziamenti per coprire gli interessi.
Congelare il debito con i sottoscrittori interni fino al completo esaurimento di quello esterno con un’operazione appropriata di valutazione soggettiva degli aventi diritto in modo da salvaguardare situazioni particolari.
2° Introdurre e favorire le condizioni del rapporto di lavoro dipendente in modo di creare tra capitale- impresa e lavoratori un rapporto di collaborazione nella quale i soggetti si uniscono, su un piano paritario, per produrre un bene e servizi , utile alla collettività , salvaguardando l’ambiente quale bene prezioso e irripetibile da consegnare alle generazioni future.
Un rapporto basato sull’unione legale delle componenti produttive in modo da renderli tutti egualmente interessate e responsabili economicamente e moralmente alla produzione,alla conduzione ed alla ripartizione dei profitti ,ognuno nelle rispettive responsabilità e competenze.
Il contesto è molto ampio e richiederebbe molto tempo per esplicitarlo nella funzione pratica e non è questo la sede adatta ma sicuramente fornisce gli spunti per una accurata riflessione politica.
Termino il mio intervento ringraziandovi per sia per la vostra presenza, sia per l’attenzione datami ma sopratutto per il sostegno che date Alleanza x l’Italia e che continuerete a darci nella campagna elettorale.
Teniamo sempre a mente questi valori:
Doveri
Diritti
Semplificazione
Etica
Solidarietà
Se non ci riappropriamo di questi valori non avremo speranze
Esposizione del candidato a coordinatore
Del primo congresso provinciale di Alessandria
Francesco Giannattasio
Cari amiche – cari amici
Questo è un momento storico per il nostro partito.
E’ il primo congresso, ci siamo arrivati dopo una lunga fase organizzativa , superando non poche difficoltà dettate dalla gioventù…ma ..Stiamo crescendo!
Alleanza per l’Italia è diventata una realtà nel panorama politico nazionale e ci stiamo dando una struttura capillare su tutto il territorio che si concluderà con l’imminente congresso regionale .
Siamo nati da un’iniziativa del senatore Francesco Rutelli e dal gruppo dei promotori tra cui il nostro coordinatore regionale ..l’on.Gianni Vernetti.
L’idea si è dimostrata vincente in quando ci siamo frapposti come
elemento di moderazione tra le due coalizioni politiche in perenne litigiosità , sempre su posizioni di estrema contrapposizione, mentre la burocrazia, stringente quando invadente, limita o ostacola le iniziative di chi si deve ingegnare , per inventarsi un lavoro, per sopravvivere e tanti forse troppi hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo e la cena.
Pensate solo al caos nel campo della contrattazione del lavoro . .. oltre 40 tipologia di contratti. Un vero percorso ad ostacoli ed ai compromessi che si devono subire per avere un lavoro .. un lavoro per lo più di pochi mesi e poco remunerato.
Tra corporazioni , ordini , lobbi il diritto è diventato opinabile alla condizione sociale ed il privilegio è sfacciatamente difeso anche da chi dovrebbe garantirne l’equità.
In questo contesto Alleanza x l’Italia si è fatta promotrice del terzo polo trovando un’intesa con l’UDC ; bisogna dare merito al loro lideer , l’on.Casini, di aver saputo tenere ,come un baluardo, la posizione centrista e all’on. Fini di aver tolto dal piedistallo il lideer della maggioranza in irreversibile deriva populista.
L’aggregazione di Futuro e libertà alle posizione moderate ha di fatto sancito la realtà del terzo polo che a livello nazionale ha inciso sugli equilibri politici ,creando le condizioni , che attualmente, tentano di convergere sull’interesse nazionale ,costringendo tutti a prendere atto della realtà in cui si trova il nostro paese .
Da queste posizioni politiche è nato l’attuale governo che sta tentando di portare un poco d’ordine nella giungla, delle corporazioni dove il terzo polo ha assunto una posizione chiara, netta che alla fine crediamo consentirà al nostro paese di riprendere a crescere e consentire alla popolazione giovane la possibilità di poter programmare il loro futuro.
In questo contesto è assolutamente necessario, fare crescere il terzo polo, dobbiamo fare in modo che diventi una realtà politica propositiva ed attrezzarci per elaborare nuove proposte che siano in grado di suggerire un modo nuovo di sviluppo ed organizzazione sociale , che sia alternativo all’indebitamento.
Andiamo avanti con coraggio,assieme agli amici dell’UDC e del FLI, diamo corso al
coordinamento unitario e diventiamo protagonisti della politica locale.
Solo così possiamo, incidere in modo determinante , con un programma temporale nel progresso socio economico che si deve necessariamente conseguir , con un progetto a breve ed a medio termine se vogliamo migliorare la qualità della vita nella nostra provincia .
Certo .. il progetto cozza .. contro le ambizioni.. le aspirazione dei singoli ..tutte legittime … però … non bisogna dimenticare che far politica è mettersi al servizio del bene comune che deve prevalere su qualsiasi altra considerazione,soprattutto quelle a carattere corporative o individuale.
Nell’imminente primavera saremo chiamati ad importanti elezioni amministrative ,in primis Alessandria, poi Acqui Terme e Serravalle Scrivia. Sono passaggi di enorme rilievo perché avranno valenza sovra comunale. Alleanza per l’Italia sarà presente
Soprattutto ad Alessandria con la partecipazione del nostro candidato a sindaco… e
Sono certo che otterremo , con l’impegno della meravigliosa squadra messa in campo, un gratificante risultato che ci permetterà di essere presenti all’interno dell’amministrazione dove porteremo le nostre idee , le nostre competenze ed i nostro valori : etica , legalità, rispetto delle istituzione e, soprattutto, senso del servizio verso i cittadini.
Non siamo riusciti a far convergere i diversi modi di esercitare l’azione politica in un’unica proposta del terzo polo.. tanto è vero che sia l’API che l’UDC si presenta con il proprio candidato sindaco .. per noi , il capo lista è
“ Gianni Vignuolo “ che tutti conoscete e fra poco avrà modo di illustrarci sul programma che intende portare avanti.
C’è comunque l’impegno, nel caso augurabile del secondo turno, a compattarci e trovare delle convergenze per proporre iniziative congiunte con la componente UDC.
E’ nostra ferma intenzione mettere in atto tutte le iniziative necessarie per raggiungere l’obbiettivo di far diventare realtà politica il terzo polo.
Il momento è difficile, direi quasi drammatico ,ci vengono richiesti grandi sacrifici .
Ci troviamo in una situazione desolante di un paese nel quale la crisi morde le famiglie , i giovani e gli anziani mentre i poteri continuano in una logica conflittuale
Che perdura da troppo tempo e sembra che non vi sia rimedio .. ma alcuni provvedimenti , di questo governo , sembrano che vogliano dare un certo ordine anche se appaiono piuttosto timidi. ..
Perciò E’ necessario avere uno scatto di responsabilità di orgoglio e pensare ai rimedi e non assistere sgomenti alla bagarre della scena pubblica ,nella difesa di privilegi corporativi,racchiudendoci in un evidente disagio morale. Siamo un popolo paziente ma questo non ci deve impedire di essere intransigenti verso la cattiva amministrazione.
Bisogna voltare pagina . Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa per sostenere la ripresa del paese .
Le istituzioni devono evitare di trasmettere ideali bacati .Devono evitare una rappresentazione fasulla dell’esistenza volta a proseguire un successo sull’artificiosità : la scalata furba,il guadagno facile,l’ostentazione ed il mercimonio di sé.
Chi è alla guida del paese deve essere ed apparire irreprensibile non è ammissibile che si tollerano comportamenti o di stili di vita non compatibili con la sobrietà, la correttezza, la moralità e l’onestà.
Chi è chiamato a rappresentarci non può difendere il proprio diritto acquisito e negarlo ai milioni di pensionati. Queste persone non sono degne di rappresentarci.
E’ necessario che l’opinione pubblica cessi di essere tifosa ed imponga a chiunque ha un incarico politico o istituzionale la consapevolezza dei propri doveri, della disciplina e dell’onore che esso comporta , come prescrive anche la nostra
Costituzione.
E’ pur vero che la nostra è una società anziana , come prima detto molto paziente,
poco avvezza a manifestazione vigorose ma è necessario una presa do posizione, far sentire la propria voce: la voce di un popolo che vanta trascorsi di orgogliosa dignità, che ha contribuito in tutti i campi al progresso del mondo, ha sempre saputo superare i momenti difficili con dignità. Non possiamo accettare di non poterci scegliere chi ci deve rappresentare !
A livello locale non si può accettare un’amministrazione non in linea con l’etica morale; soprattutto quelle persone che si pongono al servizio della cosa pubblica e si lasciano condizionare da interessi particolari trascurando quello generale.
Sotto questo punto la nota della corte dei conti sul bilancio e le iniziative giudiziarie danno una chiara indicazione su come si deve rapportare una buona amministrazione.
Alleanza per l’Italia se sarà chiamata a dare il proprio contributo non farà compromessi o sconti di sorta e farà dell’onestà,della correttezza e del buon governo
Il proprio credo, la propria ragione politica. Alleanza x l’Italia è percepita come una proposta politica adeguata ai tempi, seria, puntigliosa e preparata alle nuove sfide.
Oggi, purtroppo, c’è un’avversione generalizzata verso la politica ed i politici. Però va distinto che non tutti i politici sono uguali e bisogna fare attenzione a generalizzare ,far di ogni erba un fascio.
Bisogna aver ben chiaro che l’antipolitica è sempre stata foriera di grandi danni ed il nostro Paese ha pagato un prezzo altissimo quando ha prevalso la deriva populista.
Soffiare sul fuoco dell’antipolitica è sintomo di scarsità di idee , bisogna credere nel ruolo della politica averne fiducia per non ripetere gli errore del passato. Dobbiamo solo saper individuare che sa proporre un futuro sostenibile con progetti nuovi semplici e realizzabili.
Per questo è necessario che tutti ma soprattutto i giovani prendano coscienza dell’impegno politico .E’ solo con la buona pratica e nuove idee si possono scardinare interessi costituiti , dannosi all’interesse generale.
E’ importante conoscere i fattori determinanti dello sviluppo conoscendoli li possiamo governare e trarne il massimo profitto per migliorare le condizioni di vita di tutti.
Provo ad evidenziare due aspetti dei fattori determinanti che incidono sulla qualità della vita e dell’organizzazione sociale che se sapientemente ripensati in relazione e al passato e al prossimo futuro.
Può farci capire cosa non ha funzionato e cosa si deve cambiare per superare questo contesto di stagnazione.
Credo proprio di non sbagliare nell’indicare il lavoro e l’economia i due fattori attorno al quale ruota tutta la nostra vita.
LAVORO - ECONOMIA
Assistiamo impotenti alla disgregazione economica con forme di lavoro sempre più precario.
Quello che è accaduto alle nostra industria dove moltissime aziende, dopo la privatizzazione degli anni 90,sono state acquistate,smembrate,rivendute e poi chiuse.
Quelle rimaste non sono in grado di competere con chi produce in paesi lontani , dove non vi sono garanzie sindacali, tutele sociali e personali, ed invadono i nostri mercati legalmente ed anche illegalmente.
Le nostre micro,piccole e medie imprese strette nella morsa fiscale e del debito con un costo del lavoro da società avanzata , non sono in grado di svilupparsi con l’innovazione per produzione adeguata a fronteggiare la concorrenza.
L’economia attuale opera in modo globale … Può essere rappresentata come un grande imbuto o un piano inclinato nel quale qualsiasi ricchezza ,prodotta, viene ,lentamente quando inesorabilmente risucchiata : creando uno squilibrio economico che viene mantenuto e sfruttato , al momento opportuno, per l’ approvvigionarsi di materie prime e mano d’opera a basso costo , garantendo cosi una produzione a costi inferiori conseguendo vantaggi incolmabili e sempre maggiori.
Lo scopo è semplice produrre a poco e vendere a tanto sfruttando gli squilibri ed allargando la sfera di azione ogni volta che un mercato si esaurisce.
Un esempio in casa nostra :
la pretestuosa arretratezza del sud Italia è servita in un primo periodo per avere mano d’opera per le industrie del Nord e successivamente per de localizzare produzioni ed ottenere sostanziosi aiuti economici dallo Stato.
Finita la festa e trovati altri luoghi dove massimizzare il profitto, si abbandona tutto lasciando in eredità a chi rimane solo inquinamento ,distruzione,povertà e tanta sofferenza e malavita.
Lo strumento per creare i necessari squilibri è il debito infinito. Riducendo programmaticamente la quantità di denaro circolante , si ottiene una condizione di dipendenza delle economie nazionali che si vedono costrette a soddisfare richieste sempre più Stringenti quanto onerose ( la Grecia ne è un esempio)
Il denaro è l’attore principale di questo squilibrio e noi le comparse.
Contrariamente a quello che dovrebbe essere, uno strumento che agevola i commerci, è considerato una merce il cui prezzo è il tasso d’interesse.
Una merce per valere tanto deve scarseggiare ed è quello che accade al denaro che viene reso artificialmente scarso per alzarne il prezzo.
Nella prima fase il ricorso all’indebitamento e ben visto essendo uno stimolo alla crescita e al benessere, questo però cambia nel corso del tempo : cattiva gestione,sprechi arricchimenti illeciti, privilegi e quant’altro fino a diventare notevole,ingovernabile e comincia a produrr guasti nel tessuto sociale perfino distruttivo nell’ultima fase del ciclo quando la quantità del debito risulta eccessiva. Drena risorse sempre maggiori dall’economia reale per portarle nella speculazione fino all’inevitabile paralisi delle attività economiche e quindi al collasso del sistema.
La ventilata privatizzazione delle migliori aziende e delle grandi aperture ad altri mercati sarà l’ultima fase della speculazione economica finanziaria globalizzata per lucrare ancora di più prima dell’inevitabile crollo.
Siamo sulla dirittura di arrivo del ciclo economico finanziario.. se vogliamo fermarci o meglio salvarci ,dobbiamo realizzare due dei fattori del debito infinito.
1° Con uno scatto di orgoglio nazionale togliersi dalla infelice condizione di dipendenza dal debito, restituire ai speculatori esterni il capitale in prestito alle scadenze sottoscritte anziché chiedere loro altri finanziamenti per coprire gli interessi.
Congelare il debito con i sottoscrittori interni fino al completo esaurimento di quello esterno con un’operazione appropriata di valutazione soggettiva degli aventi diritto in modo da salvaguardare situazioni particolari.
2° Introdurre e favorire le condizioni del rapporto di lavoro dipendente in modo di creare tra capitale- impresa e lavoratori un rapporto di collaborazione nella quale i soggetti si uniscono, su un piano paritario, per produrre un bene e servizi , utile alla collettività , salvaguardando l’ambiente quale bene prezioso e irripetibile da consegnare alle generazioni future.
Un rapporto basato sull’unione legale delle componenti produttive in modo da renderli tutti egualmente interessate e responsabili economicamente e moralmente alla produzione,alla conduzione ed alla ripartizione dei profitti ,ognuno nelle rispettive responsabilità e competenze.
Il contesto è molto ampio e richiederebbe molto tempo per esplicitarlo nella funzione pratica e non è questo la sede adatta ma sicuramente fornisce gli spunti per una accurata riflessione politica.
Termino il mio intervento ringraziandovi per sia per la vostra presenza, sia per l’attenzione datami ma sopratutto per il sostegno che date Alleanza x l’Italia e che continuerete a darci nella campagna elettorale.
Teniamo sempre a mente questi valori:
Doveri
Diritti
Semplificazione
Etica
Solidarietà
Se non ci riappropriamo di questi valori non avremo speranze
Esposizione del candidato a coordinatore
Del primo congresso provinciale di Alessandria
Francesco Giannattasio
mercoledì 25 gennaio 2012
errà sabato 28 gennaio, a partire dalle
9.30, presso l’Hotel Diamante di Spinetta Marengo, il congresso
provinciale di Api – Alleanza per l’Italia. Congresso che sarà aperto
dall’onorevole Gianni Vernetti e che vedrà anche la presentazione della
lista di coordinamento provinciale, l’intervento del candidato a sindaco
di Alessandria, Gianni Vignuolo e un dibattito a cui prenderanno parte
il coordinatore provinciale Francesco Giannattasio, il coordinatore
cittadino di Novi Ligure Paolo Corvarola, il coordinatore di Tortona
Vinko Udovic, il responsabile di Casale Roberto Milano e il responsabile
dei giovani Api. “API –Alleanza Per l’Italia – è percepita, il
terzopolo è percepito come una proposta politica adeguata ai tempi,
seri, puntigliosi e preparati alle nuove sfide che il futuro ci
riserverà. – afferma il candidato a sindaco, Gianni Vignuolo – Gli
Italiani apprezzano molto, nonostante le difficoltà economiche, la
serietà e la determinatezza con cui API e il terzopolo
sostengono il governo Monti. Siamo percepiti come l’unica novità nello
scenario italiano, provinciale e cittadino rispetto a simboli e facce
che ricordano la seconda ed alcune addirittura la prima repubblica. Ed è
grazie a questi ultimi e al loro atteggiamento, che la politica è
percepita come la vera e sola responsabile della nostra crisi. Non è
vero che i politici sono tutti uguali. Siamo molto preoccupati di questo
cattivo sentimento di antipolitica che dilaga nella nostra società.
L’antipolita è sempre stato foriera di grandi danni e il nostro Paese ne
ha pagato un prezzo altissimo.
L’antipolitica va combattuta con una
buona politica. Chi ha instillato nelle nostre coscienze il sentimento
dell’antipolitica, siede o è stato seduto comodamente per diversi lustri
sulle poltrone dei palazzi di governo. Coloro che soffiano sul fuoco
dell’antipolitica lo fanno generalmente solo per interessi personali.
Per arginare il sentimento dell’antipolitica è doveroso non ripetere gli
errori del passato e soprattutto guardare al futuro. Buttiamoci alle
spalle le accuse reciproche, lasciamo spazio solo per i nostri progetti
e i nostri sogni. Quindi mi rivolgo a tutti, ma soprattutto mi rivolgo a
quelli più giovani di me, invitandoli ad occuparsi di politica. E’
doveroso che le nuove generazioni prendano coscienza che l’antipolitica è
il fallimento della democrazia. E’ solo con le buone pratiche e
parlando di futuro che la politica può cambiare in meglio la società. Le
nuove generazioni hanno la possibilità e la forza di scardinare questo
sistema malato. Queste – conclude Vignuolo – sono solo alcune tematiche
che verranno affrontate durante le fasi congressuali.
lunedì 23 gennaio 2012
CONGRESSO PROVINCIALE ALESSANDRIA SABATO 28 GENNAIO ORE O9,30
CONGRESSO PROVINCIALE
API - ALLEANZA PER L’ITALIA
28 GENNAIO 2012 0RE 09,30
presso “HOTEL DIAMANTE” – Centro Benessere “Bella Vita”
via Gambalera Spinetta Marengo (AL)
PROGRAMMA
ore 09,15 Insediamento ufficio di presidenza
· On. Gianni Vernetti
· Coordinatore Provinciale API - Francesco Giannattasio
· Coordinatore API Alessandria - Gianni Vignuolo
· Tesoriere API Alessandria - Elena Colla
· Resp. API - Giulio Ciccirelli - Canio Baldassarre
ore 09,30 Apertura congresso On. Gianni Vernetti
ore 09,45 Saluto ospiti di altre forze politiche
ore 10,15 Presentazione lista coordinamento provinciale
ore 10,30 Dibattito con intervento di:
· Francesco Giannattasio
· Paolo Corvarola - coordinatore cittadino di Novi Ligure
· Vinko Udovic - coordinatore di Tortona
· Roberto Milano - responsabile di Casale M.to
· Responsabile giovani
ore 11,45 Intervento del candidato a sindaco di Alessandria Gianni Vignuolo
ore 12,00 Intervento conclusivo del presidente On. Gianni Vernetti ed elezione del
Coordinatore e Direttivo API della provincia di Alessandria
Francesco Giannattasio
coordinatore provinciale
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