sabato 6 aprile 2013

Francesco Rutelli
VERGOGNA ASSOLUTA IMPERDONABILE: ITALIA ALL'ULTIMO POSTO EUROPEO PER I FINANZIAMENTI PUBBLICI ALLA CULTURA. I dati Eurostat indicano una percentuale dell'1,1% del PIL, rispetto al 2,2% della media europea. Dati che vanno ovviamente bene analizzati; ma ci sono tre punti da sottolineare subito:
1. La tendenza è stata peggiorata durante il governo Berlusconi, con un calo pesante delle risorse - già scarse - assegnate al MIBAC, per le restrizioni applicate da regioni ed enti locali e per il taglio irresponsabile degli incentivi a privati e sponsor. Ma il governo Monti non ha saputo correggere questa tendenza. 2. La desertificazione delle risorse per la tutela del patrimonio e i restauri provocherà la moltiplicazione di situazioni critiche - degrado, danneggiamenti, crolli - causate dalle inadeguate manutenzione e custodia. 3. Questa crisi avrà un'incidenza negativa sul lavoro degli italiani. In termini diretti, perché lo Stato non sarà in grado di assumere le figure tecniche necessarie, neppure in sostituzione di quelle in uscita; con la chiusura di migliaia di piccole imprese operanti nei servizi culturali; con la perdita di centinaia di migliaia di turisti culturali, con gravi conseguenze per il turismo, che assicura oggi - come settore allargato - circa il 10% dell'occupazione a livello nazionale.
Purtroppo, molti nostri politici (e concittadini) considerano la cultura come "qualcosa che non dà da mangiare"; o, tutt'al più, come il companatico. Questa posizione è essa stessa frutto di una incultura demenziale. La cultura è pane della storia, dell'identità e del futuro dell'Italia.
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