Giovedì 16 Giugno 2011 18:19 | |
Il 22 luglio convention del Terzo polo a Roma Nel corso del Consiglio nazionale di Alleanza per l`Italia è stata annunciata una campagna di ApI per tagliare i costi della politica, facendo seguito alle battaglie parlamentari per la riduzione del finanziamento pubblico e per l'accorpamento delle province. Oltre alla “convention” del Terzo Polo, convocata a Roma per il prossimo 22 luglio, è stata indetta anche la seconda festa nazionale di ApI nell'antico borgo di Labro, alla ripresa dell'attività politica dopo la pausa estiva, nei giorni 1-4 settembre. |
venerdì 17 giugno 2011
Costi politica, ApI lancia una campagna nazionale per tagliarli
giovedì 16 giugno 2011
"Non ho accettato di fare il candidato sindaco di Torino per il Nuovo
Polo proprio perchè ritenevo indispensabile che, per significare davvero
una novità, si presentasse con una lista unica che avesse le
caratteristiche di una grande lista civica. Una lista
aperta a tutte quelle esperienze, associative e non, che non si
riconoscono in questo bipolarismo fallimentare, caratterizzato dalla
protervia e dall'edonismo-egoismo berlusconian-bossiano e
dall'inconcludenza conservatrice della sinistra, che rischia di
riportarci ai tempi delle gioiose macchine da guerra di occhettiana
memoria. Nei prossimi mesi ci attende uno sforzo enorme per la
costruzione di una proposta che faccia dimenticare definitivamente
questo bipolarismo di scontro e contrapposizione quotidiana. A fronte di
queste ambizioni importanti, la notizia che in Consiglio Comunale
potrebbero formarsi due gruppi formati da un solo consigliere fa pensare
davvero ad un fallimento dovuto a motivi che nulla hanno a che fare con
la politica ed il bene comune. Rivolgo un appello convinto ai
consiglieri Musy e Scanderebech perchè riacquistino coscienza
dell'importanza del progetto e intraprendano l'unica strada possibile,
quella della costituzione di un unico gruppo del Nuovo Polo, il cui
capogruppo non può che essere il candidato sindaco Alberto Musy. Vi è un
enorme spazio in Italia per la crescita di un partito moderato e
riformatore, ma per dare gambe al progetto bisogna che ciascuno rinunci
ai propri piccolissimi interessi personali e collabori all'impresa con
idee, ideali e fondamenti etici forti e grande lavoro sul territorio."
Di: Marco Calgaro
martedì 14 giugno 2011
Offriremo ricambio generazionale»
«Se le elezioni dovessero arrivare prima del 2013 qui c'è una classe dirigente pronta ad offrire buon governo, concretezza, spirito di servizio e di dedizione». Lo ha detto il leader di Api, Francesco Rutelli, parlando ad un'iniziativa organizzata dal suo partito con Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini. «Ma soprattutto - ha aggiunto Rutelli - siamo pronti ad offrire il ricambio generazionale con ventenni e trentenni»
«Se le elezioni dovessero arrivare prima del 2013 qui c'è una classe dirigente pronta ad offrire buon governo, concretezza, spirito di servizio e di dedizione». Lo ha detto il leader di Api, Francesco Rutelli, parlando ad un'iniziativa organizzata dal suo partito con Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini. «Ma soprattutto - ha aggiunto Rutelli - siamo pronti ad offrire il ricambio generazionale con ventenni e trentenni»
TABAcci assessore al bilancio comune di Milano
Il nuovo sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha pubblicato una
nota su Facebook in cui spiega che Bruno Tabacci conserverà l’incarico
di parlamentare, ma non riceverà lo stipendio come assessore della
giunta milanese in cui è stato appena nominato al Bilancio.
Tabacci è deputato di Alleanza per l’Italia: fino a ieri non era certo che avrebbe mantenuto l’incarico come deputato. Da più parti gli è stato chiesto lasciare il posto da parlamentare, ma il neoassessore ha dichiarato in un’intervista di ieri al Corriere che le ragioni della richiesta delle dimissioni non gli sembravano convincenti e che comunque, nel caso avesse deciso di portare a termine il suo mandato, sarebbe andato a Roma «soltanto il martedì per il voto e il mercoledì» per il voto. (Il direttore del Post ha scritto ieri che le richieste di dimissioni da deputato gli sembravano ragionevoli).
Tabacci concludeva dicendo che ne avrebbe parlato con il sindaco: nella nota di oggi Pisapia dichiara di non considerare incompatibili i due incarichi e di aderire alla tesi di Tabacci oer cui il seggio alla Camera sarebbe utile alla città di Milano.
TAG: assessorato al bilancio milano, assessore al bilancio, bruno tabacci, giuliano pisapia, giunta pisapia, Pisapia
Tabacci è deputato di Alleanza per l’Italia: fino a ieri non era certo che avrebbe mantenuto l’incarico come deputato. Da più parti gli è stato chiesto lasciare il posto da parlamentare, ma il neoassessore ha dichiarato in un’intervista di ieri al Corriere che le ragioni della richiesta delle dimissioni non gli sembravano convincenti e che comunque, nel caso avesse deciso di portare a termine il suo mandato, sarebbe andato a Roma «soltanto il martedì per il voto e il mercoledì» per il voto. (Il direttore del Post ha scritto ieri che le richieste di dimissioni da deputato gli sembravano ragionevoli).
Tabacci concludeva dicendo che ne avrebbe parlato con il sindaco: nella nota di oggi Pisapia dichiara di non considerare incompatibili i due incarichi e di aderire alla tesi di Tabacci oer cui il seggio alla Camera sarebbe utile alla città di Milano.
Ho chiesto a Bruno Tabacci di impegnarsi al mio fianco come assessore al Bilancio nella giunta comunale conoscendone il valore e la generosa dedizione alla città. Milano si trova in un momento di svolta e il tema del Bilancio è il primo da affrontare, considerato che la realtà che sta emergendo è del tutto diversa da quella rappresentata dall’amministrazione uscente. In questo contesto, il contributo di un uomo come l’on. Tabacci è non solo prezioso, ma anche indispensabile e sarebbe stato miope e di corto respiro rinunciare alla sua competenza. Bruno Tabacci è e sarà una grande e preziosa risorsa per Milano nell’ottica di quel civismo che è stato uno degli elementi chiave della mia campagna elettorale. Doppio incarico non significa affatto doppio stipendio; Bruno Tabacci non percepirà lo stipendio da assessore e ha già annunciato le sue dimissioni da ogni incarico di rappresentanza nel gruppo parlamentare che aveva assunto, rinunciando alle relative indennità.
Nel momento in cui il Governo e il Parlamento stanno lavorando per mettere a punto i meccanismi di applicazione del federalismo fiscale, stanno discutendo il tema della distribuzione delle risorse fra amministrazione centrale ed enti locali e dovranno mantenere gli impegni assunti verso la Lombardia e verso Milano per Expo 2015, poter contare su Bruno Tabacci, sarà una garanzia per tutti i milanesi.
- Luca Sofri: Tabacci, dia retta: no
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Di sicuro da qui è partita la campagna dei distinguo, a vario titolo, sulle ragioni del NO ai referendum o, addirittura, sulle ragioni dell’astensionismo.
Sempre da qui è partito il rimbrotto verso i sostenitori del referendum che avrebbero cambiato opinione o bandiera.
Da qui, però, non ne è di certo partito alcuno per i numerosi politici di destra (in questa destra il centro serve solo a darla a bere ai gonzi), che di incarichi ne hanno accumulati a bizzeffe, da De Corato (per 16 anni) a Matteo Salvini solo per restare a Milano. A proposito, chissà cosa farà Salvini del seggio a Palazzo Marino, stavolta.
Quindi Tabacci dovrebbe dimettersi per dar prova di serietà, non perché qualche bove dà del cornuto all’asino.