venerdì 3 dicembre 2010

E' nato il terzo polo

Cari amici, brindo alla costituzione formale del Nuovo Polo. L’accordo tra Fini, Casini, Rutelli e Lombardo è il naturale punto di arrivo dell’azione incominciata da API a Parma e mi auguro sia quanto più duraturo possibile. Ieri ho ascoltato con interesse l’intervento di Rutelli ad Annozero, un intervento che, per la prima volta, mostra agli Italiani che l’alternativa al bipolarismo finalmente esiste. Quello che ancora non esiste sono i programmi ma sono certo che, risolto il problema aggregativo, vi si porrà rapidamente rimedio.
Proprio in tema di programmi, prendo spunto dalla trasmissione di ieri per collegarmi a quanto affermato dall’On. Castelli relativamente alla cronica mancanza di fondi che caratterizza la macchina pubblica in questo periodo storico. Concordo con Rutelli quando afferma che i tagli a 360 gradi non sono risolutivi e anzi risultano deprimenti sia in termini di servizi che di economia del Paese. Poiché tuttavia appare chiaro a tutti che occorre trovare nuove risorse e limitare gli sprechi, l’azione del Nuovo soggetto politico dovrebbe concentrarsi più chiaramente sull’argomento, individuando i tagli selettivi da attuare e prendendo una decisa posizione in tale senso.
Al riguardo, come modesto contributo, vorrei evidenziare quanto segue:

In Italia ci sono 144 Consigli provinciali con in media 50 Consiglieri ciascuno, tale Istituzione è da sempre e da tutte le forze politiche giudicata assolutamente inutile ma viene mantenuta in piedi per ragioni di poltrone. L’abolizione delle Province porterebbe, di soli emolumenti ai Consiglieri, ad un risparmio secco di 350 milioni di Euro l’anno senza per questo toccare i lavoratori dipendenti delle Province che potrebbero continuare a svolgere il loro compito alle dipendenze del Comune Capoluogo di Provincia.

Il nostro sistema bicamerale è formato da Camera e Senato che si palleggiano i provvedimenti legislativi per tempi a volte indefiniti. Si potrebbe abolire il Senato eliminando in un sol colpo 360 Senatori circa  con un risparmio netto annuo per le casse dello Stato pari a 200 milioni di Euro (per difetto).
Il compito del Senato potrebbe benissimo essere svolto dai Presidenti di regione e dai Sindaci dei Comuni Capoluogo (già pagati dallo Stato per il loro ruolo) e potrebbe divenire di carattere consultivo lasciando alla Camera l’approvazione definitiva delle Leggi ed eliminando i ripetuti passaggi dei provvedimenti da un ramo all’altro del Parlamento (maggiore flessibilità Istituzionale)

Oggi abbiamo 21 Consigli Regionali con 60 consiglieri ciascuno, pagati mediamente 13500 Euro netti al mese (25.000 Lordi) che si potrebbero ridurre tranquillamente a 6000 (11.000 lordi) senza per questo mandare in malora i Consiglieri o costringerli a mendicare un piatto di minestra, con un risparmio netto di 210 milioni annui.

Lo stesso provvedimento potrebbe essere adottato per gli emolumenti degli Onorevoli Deputati che potrebbero essere portati ad un livello, comunque degno, di 8000 Euro netti mensili con un risparmio per le casse dello Stato pari a 200 milioni di Euro.

Occorre poi considerare che gli Enti Locali, spendono complessivamente circa 1,3 miliardi l’anno in consulenze che spesso altro non sono che strumenti per dare denaro a parenti ed amici dei politici.
Pur non negando che il ricorso ad una consulenza da parte di figure con particolare competenza tematica sia spesso indispensabile, mi rifiuto di credere che nell’ambito dei dipendenti del complesso delle Amministrazioni locali italiane non esista qualcuno che abbia la specifica competenza ricercata. Magari questo qualcuno è dipendente di altre amministrazioni ma nulle vieta di ricorrervi contribuendo semplicemente a pagare il suo stipendio mensile. Ciò considerando, è facile prevedere che l’utilizzo di competenze interne alla PA permetterebbe di risparmiare almeno 1 miliardo di Euro l’anno senza incidere sulla qualità dei servizi.
  
Quanto sopra permetterebbe di realizzare un risparmio di spesa totale di circa 2 miliardi di Euro, cifra alla quale si potrebbe aggiungere un altro miliardo se poi ci decidessimo finalmente ad intervenire sulle Auto Blu (intervenire, non limitarsi a parlarne come si è fatto fino ad ora).
Si tratta di 3 miliardi di Euro, 6000 miliardi delle vecchie lire, ottenuti senza tagliare un solo posto di lavoro dipendente e senza limitare il funzionamento delle Istituzioni.
Sempre ricollegandomi ad AnnoZero di ieri mi chiedo: quanti rotoli di carta igienica per le scuole si potrebbero comperare con 3 miliardi di Euro ???
Ovviamente, accanto a questi temi, trovano spazio e materia di dibattito quelli più comunemente risaputi: l’abolizione (di fatto e non solo sulla carta) degli Enti inutili e il controllo (vero) sistematico dei finanziamenti Statali ed europei al sistema privato e pubblico e quant’altro sovvenga al lettore.
Siamo tutti consapevoli che il sistema clientelare della partitocrazia italiana ha portato alla creazione di numerosi posti di lavoro pubblici assolutamente inutili, parassitari e motivati da ragioni squisitamente elettorali. Resta il fatto che oggi non si può pensare di eliminare questi posti di lavoro con un colpo di spugna senza creare un rilevante problema sociale. Dobbiamo pertanto reindirizzare questi lavoratori in settori in fase di sviluppo nei quali possano essere produttivi per lo Stato del futuro. Nel contempo dobbiamo risolvere la cronica crisi economica dello Stato recuperando denaro dagli sprechi e tagliando l’unico ramo che si può sicuramente potare senza rovinare la pianta: l’eccessivo costo della politica anche se comprendo che si tratta di una scelta dolorosa.

Su questi temi mi piacerebbe vedere impegnato il Nuovo Polo, per dimostrare che c’è veramente la volontà di moralizzare la Politica, di cambiare l’Italia e renderla più equilibrata e funzionale.

Cordiali Saluti

M

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