lunedì 8 agosto 2011

Crisi, Rutelli al Corriere: «Pronti al sì su tre punti»

Il leader dell'ApI al "Corriere della Sera": «L'unico sbocco è un governo del Presidente»
«Abbiamo offerto la nostra disponibilità su tre punti: l'inserimento in Costituzione dei vincoli di bilancio, un tavolo immediato per la crescita e l'anticipazione di alcuni effetti della manovra. Ma la nostra preoccupazione è forte. Fin qui c'è stata solo una conferenza stampa e la convocazione del Parlamento per delle comunicazioni. Le norme non ci sono, o meglio ci sono le nostre». Lo afferma Francesco Rutelli in un'intervista al Corriere della Sera.
Il leader dell'ApI spiega che la disponibilità del terzo polo «per il bene del Paese» non è in discussione, ma Berlusconi, dice, deve arrendersi e consentire la nascita di un «governo del Presidente, di larga coalizione, che affronti nell'ultimo anno e mezzo di legislatura quelle riforme cruciali senza le quali l'Italia va a fondo».
In merito all'inserimento nella Costituzione del vincolo del pareggio, «una modalità generica che impegna il governo all'equilibrio dei conti non serve a nulla», sostiene Rutelli. «Un grande condottiero romano, Quinto Fabio Massimo detto il Temporeggiatore, prendendo tempo salvò la patria. Tremonti temporeggiando la distrugge». Per Rutelli si possono fare subito «tante cose, senza spesa. Anticipare l'efficacia dei costi standard della sanità, 108 miliardi l'anno, è un obbligo. E poi liberalizzazioni, mercati aperti nei servizi e il messaggio simbolico, che annunceremo alla festa di Labro a settembre, di immediati risparmi sui costi della politica».
Il leader dell'ApI vede come un pericolo le elezioni anticipate, ma se bisognasse tornare alle urne «andremo da soli», afferma. «In merito ai rapporti con i democratici, »la maggioranza del Pd ha ancora un'impostazione dirigista, ma bisogna trovare il terreno comune in un quadro di responsabilità«, sottolinea. »Mi appello anche ai riformisti del Pdl, perché ritrovino lucidità e coraggio e comprendano che chi è causa del problema non può essere la soluzione».



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