lunedì 4 marzo 2013

RIFORMA ELETTORALE? NON Ci FACCIAMO PRENDERE IN GIRO. ECCO I FATTI.

Tutti dicono che di fronte alla tempesta perfetta delle elezioni (mio copyright, v. art su Europa del 22/2), ci sarebbe una sola cosa da fare: tornare al voto dopo aver cambiato la legge elettorale. Ma si potrà fare? Ecco alcuni punti di verità.
1.il Porcellum fu votato da Forza Italia, AN, Lega, UdC. Alcuni tra quanti lo hanno votato o appoggiato fanno parte della coalizione Monti. Inoltre, tutti sanno che il PD - pur non avendo i numeri per modificarlo, aveva i numeri per far saltare qualunque provvedimento e dunque di condizionare sulla legge elettorale ogni passaggio - nell'ultima Legislatura si e' ben adattato al suo mantenimento, convinto com'era di vincere e incassare il super- premio di maggioranza alla Camera.
2. Ho fatto parte del Comitato Ristretto del Senato (1aComm) che ha affrontato la riforma elettorale. Ed anche i ddl per la Costituente (tra cui il mio), che sono stati boicottati dai dipietristi e avversati apertamente in Aula dal PD (scelta assurda, perché questa Legislatura nata morta avrebbe avuto invece qualcosa di utile da fare!). Sulla legge elettorale, ho combattuto contro il premio in seggi al 1o partito: ipotesi totalitaria, più che antidemocratica (en passant, con il 25% dei voti, Grillo avrebbe avuto il 55% dei seggi! Io avevo fatto, ed e' a verbale, anche questo pronostico). Ho anche FATTO APPROVARE il mio emendamento perché il premio vada solo a chi raccolga almeno il 40-42% dei voti. Poi tutto e' saltato. Ma - si converrà - che la coalizione Bersani canti vittoria col voto del 29% degli italiani e' surreale, non meno che se avesse vinto Berlusconi (cui e' mancato un 0,4% scarso!). Senza dimenticare che non si tratta del 29% degli italiani, ma del 75% degli elettori (cui detrarre schede bianche e nulle...).
3. Dunque, tra quanti parlano oggi di "riformare la legge elettorale e tornare al voto" ci sono praticamente tutti i killer della riforma. Con la pistola fumante in mano, perché ha sparato poche settimane fa.
4. Vogliamo mettere in fila le soluzioni per riformare la legge elettorale? Per me, sono solo due: il sistema tedesco, il doppio turno alla francese.
5. Il sistema francese andrebbe 'italianizzato', altrimenti avremmo avuto il caos di decine di ballottaggi con 4 concorrenti, e centinaia con 3 (PD, PdL, Grillo), poiché e' fondato su una doppia esigenza: dare una maggioranza in Parlamento ( e in Italia NON sarebbe scontata); escludere gli impresentabili (Le Pen). Siamo sicuri che sarebbe giusto adottarlo per escludere Grillo? Io non sono di questa opinione.
6. Poiche' il bipolarismo (amen) non c'e' piu' ed esistono almeno 4 poli, la soluzione migliore e' il tedesco: chiarezza delle alleanze prima del voto; meta' dei seggi con collegi uninominali; sbarramento alto, del 5%; le minoranze importanti sono tutelate; se non c'e' maggioranza popolare nele urne, il Parlamento decide la coalizione di governo.

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