Napoli sta succedendo qualcosa di incomprensibile,
qualcosa che un Partito serio dovrebbe cercare di spiegare alla gente.
Il neosindaco DeMagistris in campagna elettorale aveva
promesso di sgomberare la Città dai rifiuti in 3 giorni ma ora
dice che non lo può fare e che la colpa è del Governo che ha abbandonato
la Città. Ha però tenuto
a ribadire che non vuole la costruzione dell’inceneritore e neppure una nuova
discarica: il che è come dire che l’unica geniale soluzione di DeMagistris
consiste nell’esportare l’immondizia di Napoli nelle altre Città italiane (come
già fatto in precedenza).
Caldoro, Governatore della Campania da 1 anno circa,
viene indagato per omicidio colposo connesso alla presenza dei rifiuti a cielo
aperto sul territorio, senza considerare che se qualche morto imputabile alla
prolungata esposizione alla spazzatura c’è stato, la responsabilità è senza
dubbio da attribuire maggiormente alla Giunta Bassolino (neppure sfiorato dal
provvedimento). Va inoltre anche detto che se passa questo principio i parenti
di tutti gli spazzini che crepano per tumori o altre cause sospette saranno in
diritto di fare causa all’Amministrazione dello Stato chiedendo i
danni.
De Magistris, invece di mostrare un minimo di solidarietà
al collega si limita a denunciare l’abbandono di Napoli da parte del Governo
continuando la sua Campagna Elettorale anche dopo essere stato eletto alla quasi
unanimità (forse ora mira a Palazzo Chigi).
Bersani (ma anche Casini e Rutelli in
verità) insiste per un intervento speciale di 6 mesi che consenta di
liberare Napoli dalla Monnezza (spalmandola sul territorio nazionale) e non si
capisce in virtù di quale Miracolo di San Gennaro, tra 6 mesi, una volta risolta
la situazione e finita l’emergenza, la monnezza non debba ritornare a riempire
le strade esattamente come successo fino ad oggi riproponendo una nuova
emergenza.
Bossi si oppone a qualsiasi intervento perché reputa che
sia una situazione originata dagli interessi della Camorra e non vuole che i
rifiuti di Napoli finiscano smaltiti nelle discariche del nord pagati dai
cittadini del nord.
Il Presidente del Consiglio (come al solito,forse) finirà
probabilmente per trasferire il proprio ufficio (lo fa sempre nelle
emergenze) a Spaccanapoli per monitorare direttamente la
situazione.
Io sono una mente semplice e mi chiedo:
com’è possibile che una simile situazione si verifichi
solo a Napoli ??? Ci sono molte altre città nelle stesse condizioni di densità
abitativa e carenza di servizi ma l’immondizia per strada (almeno in questa
quantità) c’è solo a Napoli.
Il costo della Raccolta rifiuti a Napoli è superiore a
quello di qualsiasi altra Città italiana di pari dimensione (circa il doppio di Torino ad esempio) ed
è il più alto d’Italia. Com’è possibile che un servizio che costa così
tanto (e che altrove funziona benissimo, o almeno funziona) a Napoli non
funzioni affatto??
Se si fosse verificata una simile situazione a Trento (ma
anche a Torino, o Milano, forse pure a Bari), dopo 3 giorni di immondizia per le
strade la gente l’avrebbe caricata sulle proprie auto e portata direttamente e
personalmente in discarica ma, si sa, Napoli è un’altra cosa ed è proprio questo
comportamento colorito, intollerabile in qualsiasi altra città, a conferirle il
suo fascino; solo che questo fascino comincia a puzzare e sta diventando sempre
meno gradevole.
De Magistris non vuole un inceneritore, che è ormai
d’obbligo in tutte le grandi città del mondo; non vuole neppure una nuova
discarica facendo finta di non vedere che a Napoli è la città intera, con le sue
vie e i crinali delle superstrade o autostrade ad essere stata trasformata dai
suoi concittadini in discarica a cielo aperto. DeMagistris vuole esattamente
quello che hanno voluto (ed ottenuto) prima di lui la Jervolino e Bassolino: che il
problema rifiuti glielo risolvano gli altri. E’ come se io per non consumare
l’acqua dello sciacquone non la tirassi fino a riempire il mio cesso di merda e
poi imponessi al condominio o ai singoli condomini di
prendere la pala, portare la mia merda nel loro cesso e pulirmi pure
accuratamente il locale spargendovi anche un tenero profumo di
mentuccia.
Quello che sta succedendo a Napoli è esattamente questo.
L’immondizia in Campania è già di per se un grande affare per la Camorra (che ne controlla
lo smaltimento da sempre) inoltre, finchè l’attenzione del mondo (e della forza
pubblica) è concentrata sui sacchi di rifiuti per le strade, i malavitosi
possono continuare a fare indisturbati le loro porcherie. La dimostrazione di
tutto questo sta proprio nelle vicende di questi giorni con i Compattatori dati
alle fiamme. Se si distruggono i compattatori come si fa a portare via
l’immondizia?? E’ evidente che non si vuole pulire Napoli perché non c’è
l’interesse a farlo.
Mi spiace dirlo ma ha ragione Bossi: questa è
un’emergenza voluta e creata ad arte e non si può risolvere con Leggi di
emergenza perché l’intervento risolutivo dello Stato rischia di trasformare
l’emergenza in norma (cosa che accade ciclicamente da più di 10 anni). E’ ora di
prendere una decisione coraggiosa, radicale e lasciare che i napoletani
risolvano da se il problema. Quando si renderanno conto che continuando così la
monnezza gli arriverà al secondo piano dei palazzi e a nessun’altro in Italia
gliene frega un accidente, forse cominceranno a darsi da fare per individuare
nuove discariche, fare gli inceneritori e liberare la loro città. Mi rendo conto
che agli occhi del mondo questa soluzione è impraticabile e allora non esiste
che una alternativa: militarizzare la Città, fare capire ai napoletani (ed in
modo particolare alla malavita) che conviene di più mantenere
la Città pulita
piuttosto che avere i militari tra le balle, giorno e notte, 365 giorni l’anno,
in pattugliamento continuo di tutti i quartieri, anche i più periferici..
Vedrete che facendo così la
situazione immondizia a Napoli si risolverà come d’incanto.
Cordiali saluti
Marco Corrini
Nessun commento:
Posta un commento