Il nuovo sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha pubblicato una
nota su Facebook in cui spiega che Bruno Tabacci conserverà l’incarico
di parlamentare, ma non riceverà lo stipendio come assessore della
giunta milanese in cui è stato appena nominato al Bilancio.
Tabacci è deputato di Alleanza per l’Italia: fino a ieri non era certo che avrebbe mantenuto l’incarico come deputato. Da più parti gli è stato chiesto lasciare il posto da parlamentare, ma il neoassessore ha dichiarato in un’intervista di ieri al Corriere che le ragioni della richiesta delle dimissioni non gli sembravano convincenti e che comunque, nel caso avesse deciso di portare a termine il suo mandato, sarebbe andato a Roma «soltanto il martedì per il voto e il mercoledì» per il voto. (Il direttore del Post ha scritto ieri che le richieste di dimissioni da deputato gli sembravano ragionevoli).
Tabacci concludeva dicendo che ne avrebbe parlato con il sindaco: nella nota di oggi Pisapia dichiara di non considerare incompatibili i due incarichi e di aderire alla tesi di Tabacci oer cui il seggio alla Camera sarebbe utile alla città di Milano.
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Tabacci è deputato di Alleanza per l’Italia: fino a ieri non era certo che avrebbe mantenuto l’incarico come deputato. Da più parti gli è stato chiesto lasciare il posto da parlamentare, ma il neoassessore ha dichiarato in un’intervista di ieri al Corriere che le ragioni della richiesta delle dimissioni non gli sembravano convincenti e che comunque, nel caso avesse deciso di portare a termine il suo mandato, sarebbe andato a Roma «soltanto il martedì per il voto e il mercoledì» per il voto. (Il direttore del Post ha scritto ieri che le richieste di dimissioni da deputato gli sembravano ragionevoli).
Tabacci concludeva dicendo che ne avrebbe parlato con il sindaco: nella nota di oggi Pisapia dichiara di non considerare incompatibili i due incarichi e di aderire alla tesi di Tabacci oer cui il seggio alla Camera sarebbe utile alla città di Milano.
Ho chiesto a Bruno Tabacci di impegnarsi al mio fianco come assessore al Bilancio nella giunta comunale conoscendone il valore e la generosa dedizione alla città. Milano si trova in un momento di svolta e il tema del Bilancio è il primo da affrontare, considerato che la realtà che sta emergendo è del tutto diversa da quella rappresentata dall’amministrazione uscente. In questo contesto, il contributo di un uomo come l’on. Tabacci è non solo prezioso, ma anche indispensabile e sarebbe stato miope e di corto respiro rinunciare alla sua competenza. Bruno Tabacci è e sarà una grande e preziosa risorsa per Milano nell’ottica di quel civismo che è stato uno degli elementi chiave della mia campagna elettorale. Doppio incarico non significa affatto doppio stipendio; Bruno Tabacci non percepirà lo stipendio da assessore e ha già annunciato le sue dimissioni da ogni incarico di rappresentanza nel gruppo parlamentare che aveva assunto, rinunciando alle relative indennità.
Nel momento in cui il Governo e il Parlamento stanno lavorando per mettere a punto i meccanismi di applicazione del federalismo fiscale, stanno discutendo il tema della distribuzione delle risorse fra amministrazione centrale ed enti locali e dovranno mantenere gli impegni assunti verso la Lombardia e verso Milano per Expo 2015, poter contare su Bruno Tabacci, sarà una garanzia per tutti i milanesi.
- Luca Sofri: Tabacci, dia retta: no
Di sicuro da qui è partita la campagna dei distinguo, a vario titolo, sulle ragioni del NO ai referendum o, addirittura, sulle ragioni dell’astensionismo.
Sempre da qui è partito il rimbrotto verso i sostenitori del referendum che avrebbero cambiato opinione o bandiera.
Da qui, però, non ne è di certo partito alcuno per i numerosi politici di destra (in questa destra il centro serve solo a darla a bere ai gonzi), che di incarichi ne hanno accumulati a bizzeffe, da De Corato (per 16 anni) a Matteo Salvini solo per restare a Milano. A proposito, chissà cosa farà Salvini del seggio a Palazzo Marino, stavolta.
Quindi Tabacci dovrebbe dimettersi per dar prova di serietà, non perché qualche bove dà del cornuto all’asino.