Alessandria, 22 settembre 2011
Sono quasi venti anni che le due
fazioni, destra e sinistra, se le suonano di santa ragione. Non passa giorno
che attraverso manifesti, dibattiti televisivi i due schieramenti si screditano
a vicenda. A nulla sono serviti gli ammonimenti della comunità europea ad
essere più seri, ma soprattutto a nulla sono serviti i consigli che il Capo
dello Stato, Giorgio Napolitano, quotidianamente indirizza ai due schieramenti.
Le
due fazioni hanno assunto, purtroppo, il profilo di due tifoserie da stadio,
una contro l’altra a prescindere. L’unico atteggiamento che accomuna le due
tifoserie è il malcostume. Entrambe, incuranti delle sorti del nostro Paese, se
le suonano di santa ragione.
Il
destino di sessanta milioni di persone è nelle mani di poche e sconsiderate persone
che non fanno altro che litigare.
L’atteggiamento
maligno purtroppo non si limita solo al governo centrale, ma si è diffuso su
tutto il territorio; dalle regioni alle province (inutili), fino all’ultimo
comune d’Italia, Alessandria non fa eccezione.
Non
bisogna arrendersi, bisogna anzi reagire a questo degrado generale.
Spendere
un po’ del proprio tempo per il bene comune è oggi per tutti un dovere.
È
giunto il momento di essere cittadini del proprio tempo ed affrontare le sfide
che i tempi ci prospettano. Bisogna uscire immediatamente dalle due fazioni
smodate che paralizzano l’Italia; bisogna che ognuno si faccia carico del proprio
territorio e della propria città.
Alleanza
per l’Italia (API) è nata per questo, per scardinare il duopolio destra-sinistra.
L’API nasce per dar credibilità alla Politica e ai cittadini che si occupano di
Politica. Non è più pensabile ormai che due gruppi di tifosi rabbiosi governino
un grande Paese come l’Italia.
Non
è utopico immaginare che persone per bene e dotate di alto senso civico si
possano occupare del bene comune. Dovrebbe
essere la norma.
L’anno
prossimo ad Alessandria ci saranno le elezioni amministrative, le persone per
bene si facciano avanti per tempo, altrimenti la città sarà governata per altri
cinque anni da una delle due fazioni di collerici.
Claudio Guasco
API Alessandria
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