DONNE ANCORA
SCHIAVE
Di Betton, Giannattasio, Teti
BREVE STORIA DELL’AFGHANISTAN
Riflettendo sulla figura della
donna moderna è istintivo pensare a parole come EMANCIPAZIONE, LIBERTA’, e PARI
DIRITTI.
Purtroppo non tutte le donne
del mondo hanno la fortuna di godere di questi “diritti”.
Sono, infatti, molti i luoghi dove
libertà, emancipazione e parità sono per le donne meno che utopie, dove ogni
giorno i principali diritti umani sono calpestati.
E’ quello che succede attualmente in
Afghanistan da quando i Talebani hanno preso il potere. L’Afghanistan, infatti,
era una monarchia fino al 1973 quando fu proclamato un assetto repubblicano. La
Costituzione definiva l’Afghanistan uno stato monopartitico e proclamava
l’Islam religione di stato.
Nel 1987 il governo comunista sostenuto
dall’URSS promulgò una nuova Costituzione in base alla quale il presidente era
eletto indirettamente.
Tra il mese di maggio 1988 e il febbraio
successivo, l’URSS ritirò le truppe di occupazione; la guerra civile continuò
fino a che i ribelli occuparono Kabul (1992).
Cominciarono allora 9i contrasti
politici e militari tra gli stessi guerriglieri che si divisero tra una fazione
di fondamentalisti sciiti e una fazione musulmana moderata. Alla metà degli
anni novanta ebbero il sopravvento le forze integraliste capeggiate dai
taliban, “studenti di teologia provenienti dalle regioni meridionali del paese
costituitisi nel1994 in un movimento politico e militare.
I nuovi soldati di Allah,
sessuofobici e semianalfabeti hanno conquistato Kabul il 27 settembre1996. Il
loro arrivo aveva significato per gli abitanti della capitale l’inizio di un periodo di pace. Dalla fine
del regime comunista le etnie in lotta per il controllo del paese avevano
distrutto quartieri, costretto la gente a vivere senza acqua, luce, telefono.
Per riportare tutto il paese ai costumi dell’epoca di Maometto i taliban hanno
cancellato qualsiasi segno di modernità, mettendo a tacere radio e giornali
indipendenti
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