venerdì 9 dicembre 2011

Bruno: Italia non perda tempo, si accordi con Svizzera


«Le motivazioni per le quali il governo non vuole siglare un accordo con la Svizzera per tassare i capitali italiani detenuti negli istituti elvetici questa volta appaiono difficilmente condivisibili e poco comprensibili». Lo dichiara il senatore di Alleanza per l'Italia, Franco Bruno. «Secondo alcune stime - spiega - favorendo la stessa intesa di cui già usufruiscono Germania e Inghilterra, il nostro Paese potrebbe contare su un introito straordinario di circa 30 miliardi di euro».
«Ma il governo - prosegue - non vuole attivare questa procedura per aspettare che l'Europa, muovendosi insieme, spunti qualche punto percentuale in più dall'accordo con gli svizzeri. E, a giustificazione dell'inoperosità, si segnalano potenziali sanzioni comunitarie. Speriamo si tratti solo di una sottovalutazione».

«Stiamo parlando - avverte Bruno - di grandi evasori, di sanatoria di reati ed abbiamo già accettato, in sede Ocse, che questi capitali possano restare di proprietà sconosciuta mediante accordi che vanno ratificati dai singoli Paesi. Nella situazione in cui si trova l'Italia non ci si puo' appassionare alle polemiche tra organismi internazionali, sarebbe meglio badare agli interessi del Paese anche perché non vorremmo che, mentre noi aspettiamo che l'Europa decida di agire, di fatto - conclude l'esponente del partito di Rutelli - si favorisca lo spostamento dei capitali verso altre destinazioni in grado di tornare a garantire anonimato, mancata tassazione ed assoluta impunita».
 

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